ARGENTARIO – Si ritorna sul tema della portualità all’Argentario, in clima elettorale ultra anticipato, con le esternazioni di Luigi Scotto, ex assessore all’economia del mare e probabile candidato alla corsa come sindaco del promontorio.
“Il porto di Porto Santo Stefano, nonostante i ripetuti solleciti della Regione Toscana, nei quali si diceva chiaramente all’amministrazione Cerulli che, se non si chiudeva il porto del Valle non si sarebbe potuto neanche pensare di lavorare ad altre infrastrutture portuali, niente si è mosso negli ultimi nove anni – afferma Scotto – di fatto il porto del Valle è esattamente come nove anni fa. La cosa interessante da sapere, nonostante le ripetute dichiarazioni del sindaco, che afferma che la paralisi è da imputare all’Autorità Portuale Regionale, è che queste dichiarazioni sono decisamente inesatte. Quando dal ministero, a Roma, fu licenziato il porto del Valle (con la famosa Via), furono prescritti dei lavori di cantierizzazione. Praticamente si diceva, si imponeva, di fare dei lavori senza i quali non si sarebbe potuta muovere pietra all’interno del porto”.
“Parliamo – insiste Scotto – della messa in sicurezza idraulica del fosso del Campone, del parcheggio multipiano del capannone Varoli (di proprietà di Argentario Approdi, cioè del Comune di Monte Argentario, dei parcheggi scambiatori a Santa Liberata (ci sono da fare degli espropri), di un corridoio intermodale (i fori). Questi lavori, evidentemente, sono di competenza dell’amministrazione comunale, ma nulla si è visto.
Passiamo al porto di Porto Ercole – continua- in estremo affanno, per tamponare l’ennesima inettitudine (l’aver lasciato scadere la famosa “norma di salvaguardia”) si predispone un piano del porto che è praticamente l’esatta fotocopia dell’esistente. Ma anche questo lo si fa malissimo. Due aspetti tecnici noiosi ma esplicativi: ad un mese fa, non era stata avviata la procedura Vas, non ci si era conformati al piano paesaggistico regionale. Turisticamente il piano è un disastro: infatti di nuovo non c’è proprio niente. Come sottolineato da molti portercolesi, si sarebbe dovuto allungare il braccio, creando nuove opportunità, non ultime le navi da crociera. Infatti non è previsto l’ingresso di unità superiori ai 24 metri, i famosi mega yacht, e questo sappiamo tutti cosa significhi in termini di economia e lavoro. All’interno del porto, in alcuni punti, l’aria è irrespirabile per il cattivo funzionamento del depuratore”
“Si poteva allargare il lungomare – conclude Scotto – rendendolo un luogo più fruibile e si poteva, ne ho visti personalmente in moltissimi porti, cambiare il sistema di raccolta rifiuti, interrandolo ed evitando così l’insopportabile visione di cassonetti stracolmi e puzzolenti”.