GROSSETO – “Riprendiamoci le deleghe ambientali: lo dice la legge”. Così Antonfrancesco Vivarelli Colonna, presidente della Provincia di Grosseto, nel commentare la decisione dell’Ente di ricorrere al Tar contro la Regione Toscana.
La legge Del Rio definisce le Province come enti con funzioni di area vasta che esercitano, tra le altre, funzioni di pianificazione territoriale di coordinamento, nonché tutela e valorizzazione dell’ambiente, per gli aspetti di competenza. Anche la normativa nazionale attribuisce direttamente alle Province le funzioni amministrative concernenti la programmazione ed organizzazione del recupero e dello smaltimento dei rifiuti a livello provinciale. Questo principio sull’allocazione delle funzioni è stato anche recentemente ribadito dalla Consulta, definito come assolutamente inderogabile da parte delle Regioni.
“Non si capisce quindi perché la Regione Toscana trattenga funzioni strategiche che ci sono riconosciute e che meglio sapremmo espletare – continua Vivarelli Colonna -. Uno degli effetti nefasti di questo depauperamento è la marcata riduzione della presenza sul territorio della Maremma e dell’Amiata delle forze di Polizia specializzate in materia ambientale, nonostante la Regione Toscana abbia adottato specifiche convenzioni con i Carabinieri Forestali e con il nucleo operativo ecologico dell’Arma. Impressionanti sono, infatti, i dati sui controlli ambientali effettuati dal corpo di Polizia provinciale di Grosseto negli ultimi tempi.”
A seguito della riforma, la Polizia provinciale ha dovuto sospendere – d’accordo con gli altri comandi provinciali della regione – la programmazione costante delle attività di vigilanza ambientale, limitandola ai casi di flagranza di reato o di illecito amministrativo o, in via del tutto residuale, al prosieguo di attività già iniziate e delegate dall’Autorità Giudiziaria. Nei primi cinque mesi di quest’anno, ad esempio, i controlli ambientali della Polizia provinciale sono stati solo sette, a fronte, nell’anno precedente, dei 102 controlli in vigilanza in materia di Codice dell’ambiente e 122 controlli in materia di tutela delle riserve naturali, vincolo paesaggistico, circolazione dei veicoli fuori strada, e prodotti del sottobosco.
“Anche l’Upi Toscana ha dichiarato di voler intervenire nel ricorso al Tar a sostegno della Provincia di Grosseto – prosegue Vivarelli Colonna –. Ovviamente, la partecipazione di altre Province toscane costituirebbe un notevole rafforzamento processuale della questione. E sarebbe anche una concreta dimostrazione che i problemi e i danni che denunciamo sono di interesse di tutti i sindaci ed presidenti toscani. Prego tutti loro, la maggioranza dei quali è espressione del partito che ha smantellato questo Ente, di fare una battaglia per la sicurezza dei cittadini e non difesa della propria appartenenza politica”.