GROSSETO – “Che la provincia di Grosseto occupi in Toscana una posizione geograficamente decentrata e scomoda non è una novità – afferma Antonfrancesco Vivarelli Colonna, Presidente della Provincia di Grosseto – ma che tale marginalità si potesse tradurre in emarginazione, in uno degli ambiti più importanti per la crescita dei territori come quello della scuola, non può e non deve per questa amministrazione comunale e provinciale passare sotto silenzio.”
A novembre 2016, il Polo Bianciardi di Grosseto chiese ed ottenne nella Rete Scolastica Regionale il Liceo Coreutico dedicato alle arti della danza con la motivazione di un “naturale complemento al Liceo Musicale giunto al ciclo completo e richieste del territorio e fabbisogni rilevati presso le numerose scuole private di danza presenti”. In particolar modo la Consigliera provinciale Olga Ciaramella è stata coinvolta fin dalla campagna promozionale che la scuola iniziò a condurre per far conoscere ai genitori e agli alunni delle classi terze medie questa nuova offerta formativa.
“Non è facile far passare nell’opinione pubblica una novità, conquistare la fiducia di famiglie e alunni di fronte all’apertura di una scuola pubblica assolutamente nuova, mai esistita prima di 6 anni fa se non come scuole private di danza – racconta Ciaramella -. Le stesse scuole private di danza di tutto il territorio provinciale, subito informate della novità, furono chiamate a partecipare attivamente alla raccolta delle iscrizioni. Da quanto ci è stato riferito dal Dirigente scolastico, nei mesi di dicembre e di gennaio le richieste di informazione sul nuovo indirizzo, le manifestazioni di interesse da parte dei genitori superarono abbondantemente il numero di trenta unità. Purtroppo però, da una parte qualche incredulità che tale indirizzo si aprisse davvero, dall’altra i timori che non si raggiungesse un numero sufficiente di iscrizioni per avviare la classe prima, fece sì che a febbraio il numero di iscritti si fermò a 12.”
Un numero basso rispetto alle aspettative ma sufficiente per poter richiedere, a pieno titolo, in organico di diritto una classe articolata con il Liceo Musicale. Il Decreto Interministeriale per le dotazioni organiche per l’anno scolastico 2017-2018 recita che “è consentita la costituzione di classi iniziali articolate in gruppi di diversi indirizzi di studio, purché tali classi siano formate con un numero di alunni complessivamente non inferiore a 27 e il gruppo di minore consistenza consti di almeno 12 alunni”.
“Il Dirigente scolastico ci ha informato che nello stesso Istituto da molti anni sono legittimamente autorizzate classi articolate sul Liceo Artistico Arti Figurative e Architettura Ambiente – continua Ciaramella -. Lo stesso decreto sancisce che è opportuno salvaguardare comunque i corsi unici in ambito provinciale. Quindi, aver negato questa possibilità alla scuola di Grosseto ci sembra, come amministrazione, almeno degno di qualche sospetto: se la stessa situazione si fosse presentata in altra provincia, l’Ufficio di Firenze si sarebbe comportato nello stesso modo? Avrebbe negato qualcosa che la norma prevede con altrettanta reiterata fermezza di risposte negative?”
Il Polo Bianciardi ha già firmato la Convenzione con l’Accademia Nazionale della Danza di Roma, che aveva espresso parere positivo sull’idoneità dell’Istituto,. Inoltre, tutte le 12 studentesse hanno superato il test di ammissione alla presenza dei delegati dell’Accademia lo scorso maggio.
“Ci sembra giusto farci una domanda – chiede Vivarelli Colonna – auspicando magari una risposta: perché è stato negato alla scuola di Grosseto, e alle 12 famiglie che con entusiasmo avevano iscritto le figlie a questo liceo, quanto era stato richiesto dal momento che la domanda rientrava, sotto ogni profilo e a pieno titolo, in una situazione di legittimo diritto? Non si voleva forse che fosse Grosseto ad essere la terza città in Toscana ad avere questo prestigioso Liceo?”.