GROSSETO – Trionfatori alla loro prima finale proprio come era successo proprio alla seconda classificata Gavorrano nel 2011 e proprio in una fase societaria in cui tante cose, forse tutto potrebbe cambiare a giorni. Ma niente ha fermato la festa dei diciottenni del Roselle, neo campioni della 43esima Coppa Bruno Passalacqua. “Loro sono una bella squadra – ha detto l’allenatore Gigi Consonni durante il tripudio di cori e abbracci dei suoi ragazzi – noi abbiamo giocato palla a terra molto bene come c’è riuscito difficile per tutto il torneo, partendo da dietro, giocando semplice. Abbiamo fatto un’ottima partita sia a livello difensivo che in fase di possesso, creato occasioni e già nel primo tempo potevamo andare in vantaggio senza problemi, ma loro ci hanno messo in difficoltà, hanno giocatori con cui potevano fare la differenza sui traversoni. Bravo Nunziatini, che ha fatto un torneo altalenante per problemi fisici e nel finale ha salvato il risultato con due interventi miracolosi, Dovevamo essere più cinici undici contro dieci ma stanchezza e tensione anche da parte mia si son fatti sentire”.
Consonni dichiara di non aver pensato ad un traguardo del genere a inizio torneo. “Ritrovare l’Albinia in semifinale – ha ricordato – mi ha fatto tornare alla mente l’anno scorso. Ma avevo preso la squadra solo per il torneo, mentre quest’anno avevamo fatto anche il campionato, con un percorso incredibile nonostante alti e bassi. L’importante è la loro crescita oltre il risultato. Essere arrivati secondi nei regionali e tra i migliori otto della regione vuol dire aver lavorato bene, grazie ad uno staff veramente esigente ma che è stato ben seguito. Da metà agosto ad ora è stato un massacro ma fino all’ultimo i ragazzi sono stati encomiabili e hanno meritato questa vittoria”.
“E’ andato tutto come previsto – ha detto il patron della Coppa Francesco Luzzetti – siamo soddisfatti per il pubblico che abbiamo avuto, per le squadre semifinaliste e finaliste, effettivamente le migliori e più attrezzate. La finale è stata tirata fino in fondo e se è finita 1-0 per un rigore è segno che le squadre hanno giocato entrambe bene. Di misura anche i risultati delle semifinali quando sembrava che ci sarebbero state goleade in giro. Durante tutto il torneo abbiamo visto delle squadre interessanti e ben attrezzate per giocare qui e infatti essendo questo torneo sentito da tutti, squadre e pubblico, chi sta andando poco bene nel proprio campionato ancora prima di finirlo inizia a prepararsi per questa coppa. Tutti i partecipanti hanno avuto uno spirito eccezionale, agonistico, anche di fair play: le espulsioni sono state fatte per falli di gioco e per proteste, quindi anche su quell’aspetto è andato tutto bene. Soddisfatto anche per aver avuto stasera l’assessore allo sport, mentre avevamo iniziato col sindaco. Vuol dire che Grosseto ama il Passalacqua e il Passalacqua ama Grosseto”.