GROSSETO – Lucia Morucci, coordinatrice di Mns provinciale di Grosseto, interviene sull’annullamento imposto dal Tar all’ordinanza del Sindaco di Grosseto Vivarelli Colonna sul divieto all’uso delle slot machine.
“Quando giocare diventa la cosa più importante persino della famiglia, degli affetti, del lavoro e dei soldi risparmiati – dice – significa che si è superato il confine tra divertimento e dipendenza, tra abitudine occasionale e malattia. I danni alla salute causati sono meno evidenti rispetto a quelli di droghe, alcol e fumo ma ugualmente gravi. Le cure per le vittime del gioco d’azzardo sono state inserite nei livelli essenziali di assistenza nel 2012 ma il dibattito sulla necessità di aumentare i divieti ed eliminare totalmente la pubblicità è ancora molto vivo”.
“La conseguenza peggiore della ludopatia può essere il suicidio oppure una forma estrema di isolamento e depressione con la perdita dell’intero contesto sociale, lavorativo e affettivo di cui il soggetto fa parte. Senza contare le attività illecite in cui può essere coinvolto pur di racimolare dei soldi da investire nel gioco che, quasi sempre, portano all’indebitamento”.