MANCIANO – Il Manciano Street Music Festival, la manifestazione di musica di strada, si è svolta con grande soddisfazione degli organizzatori. La settima edizione, promossa dall’associazione musicale culturale “Diego Chiti”, ha colorato per tre giorni, ininterrottamente, il paese dimostrando di essere in crescita anno dopo anno, con un numero più alto di band e di eventi collaterali che coinvolgono a più livelli il pubblico, i partecipanti e la cittadinanza mancianese.
I numeri, seppure orientativi, sono indicativi di una notevole partecipazione di persone di tutte le età e i commenti entusiasti registrati sia sul posto, sia sui social media, registrano un gradimento trasversale. La qualità della musica, già alta nelle scorse edizioni, è ulteriormente cresciuta con la partecipazione di band come la Funk Off e gruppi internazionali come la Fanfare en Petard da Strasburgo e la Funky Style Brass di Tolosa. Altissima la presenza di pubblico per tutti i concerti, a partire da quello inaugurale del venerdì che ha visto salire sul palco i Funk Off, autentici “mostri sacri” in ambito marching band. Le street parade del sabato mattina fra i banchi del mercato, così come quelle del pomeriggio e della domenica, sono state seguitissime e i due concertoni di sabato sera e domenica a conclusione festival, hanno riempito la piazza per le circa quattro ore di spettacolo.
Nessuna delle formazioni ha deluso le aspettative, tutte di altissimo livello ed ognuna con la sua particolarità: dalla maestosità dei Funk Off alla bravura, professionalità e stravaganza dei francesi Funky Style, vera rivelazione di questa edizione. Dalla simpatia dei Bedixie alla sicurezza Magicaboola, dall’energia dei Miwa all’icona Fanfare en Petard, di ritorno a Manciano dopo sei anni.
“Ogni anno il festival – commenta Michele Santinelli, direttore artistico della manifestazione – riesce sempre ad innalzare la propria asticella del livello musicale e del numero di presenze e questo ci rende felici per il lavoro svolto e al tempo stesso ci dà la forza per ripartire con le energie giuste. Un pubblico numeroso che invade una piazza per tre giorni è il miglior feedback per quel che riguarda la scelta dei gruppi e l’interesse che muove la manifestazione vista l’altissima presenza di persone che decidono di raggiungere Manciano in questi giorni. Un ringraziamento doveroso al Comune di Manciano che ha patrocinato l’evento e contribuito economicamente alla manifestazione, ai tanti sponsor, a partire da Banca Tema, Terme di Saturnia e Equilibra, e a tutte le persone che hanno aderito alle varie iniziative per sostenere il festival. Un ringraziamento anche alle associazioni che hanno dato disponibilità, la sezione Avis di Manciano sempre preziosa con la sua Banda della griglia”.
“E’ stata un’edizione particolare – spiega ancora il direttore – ripartita in più momenti; abbiamo cominciato ad aprile, con le cinque serate musicali nei ristoranti mancianesi per l’iniziativa ‘Aspettando il festival con gusto’; a maggio una settimana intera è stata dedicata ai workshop con la Brincadeira nelle scuole dell’istituto comprensivo di Manciano e Capalbio e con l’associazione Rinascimento di Pitigliano. Spettacoli della band barcellonese anche a Grosseto e Albinia. Un momento intenso ed emozionante è stato il concerto di domenica e la street parade dei circa trenta bimbi e ragazzi del Campus ‘Da band a Street band’ che hanno davvero stupito e entusiasmato con la bravura, la simpatia, la concentrazione e la passione con cui hanno suonato. Due giorni di prove con Riccardo Tonello, Andrea Lagi, Michele Santinelli, Riccardo Focacci e Francesco Giomi (musicisti della Magicaboola Brass Band) per questi ragazzi ed esibizione finale sulle strade e palco del festival. Una performance in cui non sono mancate le sorprese: dopo le prime note i ragazzi si sono trovati al loro fianco musicisti delle altre band pronti ad accompagnarli. Un ultimo ringraziamento va a Stefania Buccioni, Valentina Materozzi, Sergio Rosso, Luca Contini, Clara Grifoni, Rachele Marinelli e Valerio Bianchi, che con me compongono il consiglio dell’associazione musicale Chiti”.
“Da dodici anni facciamo tutti parte dell’orchestra ‘False Partenze’ e questo legame ci ha permesso di partire con il piede giusto per poter affrontare un impegno così importante e complesso come richiede l’organizzazione di un festival. Non li ringrazierò mai abbastanza. Alla Diego Chiti c’è aria di festa – conclude Santinelli – e l’entusiasmo per il risultato conseguito già spinge a progetti futuri di collaborazione con la nuova amministrazione comunale e con altre realtà istituzionali e musicali della zona, in relazione sempre più stretta con il tessuto produttivo e turistico del territorio, con la visione di un festival che richiama band da tutta Europa e si amplia a comprendere un territorio più vasto e un numero sempre più alto di persone nella convinzione che senza musica la vita sarebbe un errore”.