GROSSETO – Con un’ordinanza del 7 giugno il tribunale di Grosseto riunito in camera di consiglio ha rigettato in seconda istanza il reclamo presentato dalla società Fc Grosseto relativo al cosiddetto “sfratto” dallo stadio Zecchini. Viene quindi confermata la precedente ordinanza che dispone la restituzione dello stadio comunale al suo legittimo proprietario: il Comune di Grosseto.
La società Fc Grosseto è stata inoltre condannata alle spese cosiddette “di lite” per circa 5.300 euro. “Questa amministrazione comunale si è trovata costretta a prendere in mano in modo forte e senza tentettamento alcuno una situazione delicata che rischiava di causare ulteriori danni, oltre a quelli già prodotti, al patrimonio pubblico e all’immagine del Comune e della città. Non fa mai piacere arrivare alle legali – ha commentato il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna –, ma uno dei principali compiti delle istituzioni è quello di tutelare i cittadini e il bene comune. E ispirati a questo principio ci siamo mossi”.
“Le nostre legittime richieste e la nostra determinazione nel perseguire la via giudiziaria hanno trovato riscontro nel tribunale di Grosseto che in due gradi di giudizio ha riconosciuto la bontà delle nostre azioni – ha spiegato l’assessore allo Sport, Fabrizio Rossi – Ne eravamo certi e lo dovevamo ai nostri cittadini più volte offesi dalle continue intemperanze del presidente di quella che può essere considerata, ormai, una società fantasma.
Gli impianti sportivi sono patrimonio di tutti i grossetani e con la diligenza del buon padre di famiglia devono essere amministrati e difesi da coloro che pensano solo di approfittarne. Questa amministrazione non permetterà mai a nessuno di poter usufruire di un bene pubblico fuori dalle regole e soprattutto senza rispettare la nostra città”.