GROSSETO – Un seminario tecnico per parlare dei modelli di raccolta attuati ed attuabili nella Toscana del sud, con uno sguardo alle molteplici esperienze presenti in Italia e alla tariffa puntuale. Si è tenuto questa mattina all’Auditorium della Casa dell’Ambiente a Siena il secondo seminario organizzato da Sei Toscana dallo spiccato profilo tecnico, rivolto agli amministratori e ai funzionari di settore dei 105 comuni dell’Ato Toscana sud. Alla mattinata di lavori hanno partecipato sindaci, assessori e tecnici di oltre sessanta Comuni che hanno avuto modo di approfondire, discutere e condividere la tematica dei differenti modelli di raccolta differenziata attivi nel bacino di riferimento, con uno sguardo a quanto accade in altri territori della penisola. Raccolta stradale, raccolta domiciliare, cassonetti e campane da una parte, bidoncini e sacchi dall’altra, e poi centri di raccolta e servizi a chiamata. Quali modelli sono i più adatti a raggiungere gli obiettivi che le varie amministrazioni si prefiggono? Quali i più rispondenti alle esigenze di un territorio particolare e unico come quello della Toscana del sud? Anche questo, assieme alla presentazione di alcune esperienze e di alcune proposte di sviluppo, è stato oggetto del seminario che si è aperto con il saluto istituzionale del presidente di Sei Toscana, Roberto Paolini.
“Quello di oggi è il secondo seminario organizzato da Sei Toscana e anche in questo caso ha uno spiccato profilo tecnico – dice Paolini –. Crediamo che questi appuntamenti possano rappresentare un ulteriore strumento di condivisione e confronto con le amministrazioni del territorio, uno strumento utile anche per cercare, insieme e ognuno attraverso le proprie pertinenze e specificità, di mettere a disposizione dei cittadini un servizio sempre più efficacie, efficiente, economico e sostenibile. Siamo soddisfatti del grande riscontro avuto da parte delle amministrazioni, segno tangibile dell’interesse verso questi argomenti e della volontà di intraprendere insieme un percorso virtuoso nello svolgimento di un servizio pubblico molto importante come quello della raccolta dei rifiuti”. Il seminario ha visto Paolo Contò, direttore Consiglio di Bacino Priula, parlare dei modelli di raccolta che sono stati attuati nei 50 Comuni serviti nella provincia di Treviso. Giovanni Sandei, direttore tecnico di Con.Ami, ha presentato le esperienze emiliane del bacino di Imola, mentre Renzo Favaretto, direttore di Ambiente Veritas, ha parlato della realtà dell’area metropolitana di Venezia e della sua provincia. Per Sei Toscana invece, il direttore tecnico Giuseppe Tabani ha presentato alcuni dati riferiti ai modelli di raccolta esistenti, con un focus sui diversi punti di forza e di debolezza di ciascuno e provando ad ipotizzare uno scenario futuro anche in funzione di una possibile tariffazione puntuale. Ad Elisa Billi, facente funzioni direttore Generale Ato Toscana Sud è spettato invece il compito di trarre le conclusioni della giornata con particolare attenzione alle prospettive future.