GROSSETO – L’arrivo del caldo torrido aggrava l’allarme siccità nelle campagne e nelle città con le precipitazioni che in primavera sono risultate quasi il 50% inferiori rispetto al periodo di riferimento dopo un inverno particolarmente asciutto con un deficit idrico del 48%.
E con la siccità cresce il rischio incendi che nei primi giorni di giugno non hanno risparmiato nessuna area della regione spaziando da Lucca a Massa Marittima, da Montaione ad Arezzo, da Siena a Pisa.
Manca l’acqua potabile in molti Comuni mentre nei campi – sottolinea la Coldiretti – la carenza idrica sta compromettendo i raccolti, dagli ortaggi alla frutta, ma anche i cereali e i foraggi per l’alimentazione degli animali. E’ il risultato di un inverno e una primavera 2017 – precisa la Coldiretti – che si classificano rispettivamente al terzo e al secondo posto tra le meno piovose dal 1800 in cui sono iniziate le rilevazioni del Cnr e gli effetti si stanno facendo sentire sulle coltivazioni con pesanti danni annunciati.
“In Toscana scarseggiano i foraggi per il bestiame e crolla la produzione di miele – dice Tulio Marcelli, presidente Coldiretti – ma la situazione è drammatica a macchia di leopardo e riguarda un po’ tutte le produzioni con le piante e gli animali sotto stress”.
Non a caso la Regione ha deciso di anticipare al 10 giugno il periodo a rischio per lo sviluppo di incendi boschivi e il conseguente divieto assoluto di abbruciamento di residui vegetali agricoli e forestali nelle province di Arezzo, Grosseto, Livorno, Pisa, Pistoia, Prato, Siena e della Città Metropolitana di Firenze. Rimane invece invariata, al momento, la data di scadenza del periodo a rischio, stabilita dalla normativa regionale al 31 agosto per tutta la Toscana.
L’anticipo del periodo di divieto rispetto alla data stabilita dell’1 luglio è stato deciso dalla Regione poiché il rischio di innesco e propagazione di incendi boschivi risulta già alto nelle zone centro-meridionali del territorio regionale. Inoltre le previsioni meteo a medio termine elaborate dal Consorzio LaMMA forniscono indicazioni su probabili prevalenti condizioni di alta pressione con tempo stabile e temperature generalmente al di sopra dei valori medi almeno fino alla seconda decade del mese di giugno.
Oltre al divieto di abbruciamento di residui vegetali, nel periodo a rischio il regolamento forestale della Toscana vieta qualsiasi accensione di fuochi, ad esclusione della cottura di cibi in bracieri e barbecue situati in abitazioni o pertinenze e all’interno delle aree attrezzate. Anche in questi casi vanno comunque osservate le prescrizioni del regolamento forestale. In deroga, l’ente competente su ciascun territorio può autorizzare attività di campeggio anche temporaneo e fuochi anche pirotecnici, tramite autorizzazioni che contengano le necessarie prescrizioni e precauzioni da adottare per scongiurare qualsiasi rischio di innesco di incendio.
“La mancata osservanza delle norme di prevenzione comporta l’applicazione di pesanti sanzioni previste dalle disposizioni in materia. Per questo invitiamo gli imprenditori agricoli, ma anche i cittadini – dice Antonio De Concilio, direttore di Coldiretti Toscana – a tenere comportamenti prudenti nelle attività agricolo-forestali astenendosi da qualsiasi accensione di fuoco sui territori delle otto province suddette e comunque a rivolgersi ai nostri uffici territoriali per ottenere ulteriori informazioni”.