GROSSETO – Sono 6.715 le lettere in arrivo ad altrettanti contribuenti toscani che, secondo i dati in possesso del Fisco, nel 2014 non hanno dichiarato redditi percepiti l’anno precedente. Non si tratta di avvisi di accertamento, ma di semplici comunicazioni, inviate via posta ordinaria o via Pec, con cui l’Agenzia invita i destinatari a giustificare l’anomalia o a presentare una dichiarazione integrativa e mettersi quindi in regola, beneficiando delle sanzioni ridotte previste dal ravvedimento operoso.
In provincia di Grosseto le lettere in arrivo sono 436, solo Massa Carrara con 369 attende meno missive. Guida Firenze con 1.756, poi Pisa con 786 e Lucca con 678.
Con questa nuova tornata di comunicazioni, il Fisco continua sulla strada del dialogo preventivo, con l’obiettivo di evitare che un errore o una dimenticanza possano trasformarsi in un avviso di accertamento vero e proprio, con sanzioni e interessi in misura piena, senza che il contribuente ne abbia consapevolezza.
L’identikit dei destinatari
Nel dettaglio, le comunicazioni in partenza sono indirizzate a contribuenti persone fisiche e originate da anomalie relative a: redditi dei fabbricati, derivanti dalla locazione di immobili (soggetti a tassazione ordinaria o a cedolare secca); redditi di lavoro dipendente e assimilati (compresi gli assegni periodici corrisposti dal coniuge o dall’ex coniuge); redditi prodotti in forma associata derivanti dalla partecipazione in società di persone o in associazioni tra artisti e professionisti e redditi derivanti dalla partecipazione in società a responsabilità limitata in trasparenza; redditi di capitale derivanti dalla partecipazione qualificata in società di capitali; redditi derivanti da lavoro autonomo abituale e professionale; alcuni tipi di redditi diversi e redditi derivanti da lavoro autonomo abituale e non professionale; redditi d’impresa con riferimento alle rate annuali delle plusvalenze o sopravvenienze attive.
Cosa fare
Nella lettera i contribuenti troveranno indicati, in un dettagliato prospetto informativo, tutti gli elementi che hanno originato l’anomalia segnalata. Un numero considerevole di loro, inoltre, sarà indirizzato ad accedere a Fisconline per correggere la dichiarazione, direttamente online e in maniera assistita. Per la prima volta, infatti, nel cassetto fiscale sarà disponibile il link “scarica dichiarazione da integrare”, tramite il quale sarà possibile ottenere il file contenente la dichiarazione originaria presentata per il 2013.
I canali di assistenza
I cittadini che ricevono una di queste comunicazioni possono chiedere chiarimenti a uno dei Centri di assistenza multicanale (Cam) dell’Agenzia, che rispondono ai numeri 848.800.444 da telefono fisso e 06.96668907 da cellulare (costo in base al piano tariffario applicato dal gestore), dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17, selezionando l’opzione “servizi con operatore – comunicazione direzione centrale accertamento”.
In alternativa, è possibile rivolgersi alla Direzione Provinciale di competenza o ancora a uno degli uffici territoriali delle Direzioni Provinciali delle Entrate.
Tutte le informazioni su queste lettere sono comunque disponibili in una nuova sezione dedicata sul sito dell’Agenzia, in Cosa devi fare > Compliance, controlli, contenzioso e strumenti deflativi > Attività per la promozione della compliance.