PITIGLIANO – I parcheggi sono uno dei grandi nodi da sciogliere. Ma anche un modello di sviluppo turistico che allunghi la permanenza in paese, o frenare la fuga delle attività commerciali di servizio dal centro storico.
Come già avvenuto per Manciano, Confesercenti ha inviato una lettera ai tre candidati sindaco, per fare da stimolo su alcuni temi che interessano l’associazione di categoria, gli esercenti e i cittadini.
Il centro storico, ricco di ottimi ristoranti e attività legate alla gastronomia, rischia però di perdere le attività di servizio, quelle che servono i cittadini e gli anziani residenti ma anche attrattivi per i turisti connotando l’autenticità della destinazione turistica anche attraverso la presenza delle attività commerciali di vicinato. Per questo Confesercenti chiede al futuro sindaco un percorso condiviso, con commercianti e associazioni di categoria, per contrastare la desertificazione commerciale e artigianale del centro storico.
Un territorio, quello pitiglianese, ricco di storia e di passato, ma che dovrebbe mettere in rete questo potenziale, magari gestendolo in accordo con i comuni limitrofi, simili per storia e territorio, scegliendo il segmento del turismo storico archeologico e ambientale quale volano di sviluppo (così da portare un turismo non più mordi e fuggi, che si ferma mezza giornata per proseguire altrove, e soprattutto gettare le basi per un turismo che duri tutto l’anno), creando percorsi legati alla storia, ripristinando le vie cave e i vecchi cunicoli sotterranei per passeggiate all’aria aperta, valorizzando anche la città ebraica (parte ebraica del paese).
Confesercenti chiede poi interventi contro il rischio (di isolamento) di marginalizzazione della zona, sia potenziando i collegamenti (strade, trasporti) ma anche puntando sulla (banda larga e ultra larga) rete internet. Un altro problema è sicuramente quello dei parcheggi, legato alla conformazione stessa del borgo. Per questo Confesercenti chiede di individuare soluzioni condivise tra esercenti, residenti e amministrazione comunale, per alleggerire i disagi.
Altro tema che Confesercenti pone è quello dell’imposizione fiscale locale che pesa molto sulle imprese senza assistere in modo corrispondente al miglioramento dei servizi.