GROSSETO – «Scrivo nella veste di presidente del Comitato Provinciale dell’Associazione Nazionale dei Partigiani d’Italia (ANPI), chiedendo un incontro con vi per rappresentarvi le nostre preoccupazioni circa il crescente attivismo di Organizzazioni neofasciste nella città e nella provincia di Grosseto, e tramite Voi farle giungere al Governo del nostro Paese». Inizia così la lettera che Flavio Agresti, presidente provinciale dell’Anpi ha inviato al prefetto e al questore di Grosseto.
«L’azione intrapresa nei giorni scorsi da Casa Pound, con la pulizia del parco di Via Sauro e, soprattutto, con l’allontanamento da quel sito di persone che vi stazionavano, è l’ultima di una lunga serie di iniziative, le quali compongono un quadro veramente allarmante. Ed è anche la più grave, in quanto con essa abbiamo ragione di ritenere che “i fascisti del terzo millennio”, come sogliono sfacciatamente e, fino ad ora, impunemente definirsi quegli attivisti, abbiano veramente superato ogni limite. Essi (e non per la prima volta: basti pensare ad analoghe sortite della Deceris contro gli immigrati nel parcheggio dell’ospedale cittadino) si sono appropriati dei compiti propri della polizia di Stato, quando la legge prescrive che l’uso della forza è un potere di esclusiva competenza delle Pubbliche Istituzioni: altrimenti, se si tollera la costituzione di fatto di corpi privati e paralleli a quelli della Stato, è lo Stato di diritto, è, in ultima analisi, la stessa democrazia ad esserne seriamente compromessa».
«Sono stati autorizzati a fare tanto? Se si, vorremmo sapere perché. Se no, vorremmo sapere quali provvedimenti si intendono adottare per ricondurre i responsabili dell’ennesima “bravata” al rispetto del prossimo e delle leggi che regolano la nostra convivenza civile».