ROCCASTRADA – «Dalle prime informazioni acquisite, risulta che la signora ha avuto l’assistenza e le conseguenti valutazioni cliniche possibili rispetto a quanto previsto dai protocolli PET». La Asl risponde alla lettera inviata dal consigliere Canzio Papini ala stampa e al direttore generale Enrico Desideri, in merito al caso di una donna che si era recata, con problemi di cuore, presso la postazione Pet di Roccastrada.
«La dotazione della postazione PET di Roccastrada è composta, da sempre, di quattro unità (come effettivamente riferisce la signora di cui fa menzione il signor Papini) – afferma la Asl -: un infermiere e tre volontari di livello avanzato (di cui uno autista) per far fronte alle emergenze sanitarie territoriali».
«Il personale del PET è presente 24 ore su 24 per tutto l’anno e, laddove l’infermiere lo ritenesse necessario, al di là della normale valutazione di trasporto in ospedale dei pazienti che vi si rivolgono, ha la possibilità anche di attivare, attraverso la centrale operativa del 118, l’intervento di un medico della postazione medicalizzata più prossima. Per capire quanto accaduto alla signora, a cui Papini si riferisce, come si fa normalmente per l’istruttoria dei reclami rivolti all’ufficio relazioni con il pubblico quando i cittadini ravvisano un disservizio, si è comunque provveduto, a stretto giro, a richiedere una relazione al personale in servizio nel momento a cui si fa riferimento del fatto accaduto».