FOLLONICA – «Come l’anno scorso, quando fummo costretti ad evidenziare il ritardo con cui l’Amministrazione Benini si presentava alla stagione balneare con una città che aveva poco di decoroso da offrire ai turisti, anche quest’anno dobbiamo segnalare alcune pecche che non mostrano certo la vocazione turistica della nostra città venendo meno una adeguata accoglienza degna di tale nome». Il Movimento 5 Stelle Follonica parla della stagione turistica ormai iniziata.
«Ampi tratti del litorale pubblico di Pratoranieri, non sono stati puliti, dando così un’immagine di trasandatezza e scarsa efficienza agli occhi dei primi bagnanti che hanno visitato Follonica nel primo fine settimana estivo. Ampi tratti di spiaggia sono invasi dalle alghe ormai da tempo, e ostacolano la fruizione di quella poca sabbia che è rimasta – prosegue M5S -, cosa che invece giustamente non si verifica nei tratti occupati dagli stabilimenti balneari».
«Segnaliamo all’assessore al mare Aloisi che sarebbe opportuno tentare di bonificare dai detriti residui dei lavori per la difesa a mare il tratto di fronte al campeggio Tahiti e dotare di postazioni per le biciclette il tratto finale di Pratonieri fino al Villaggio Golfo del Sole che ne è completamente sprovvisto».
«Non va meglio per il verde pubblico, nonostante ci siano miglioramenti sulla gestione del taglio erba, risultano ancora assenti interventi alle aiuole davanti al Parco Centrale, ed in generale su buona parte della Città. L’arena spettacoli, che ha visto ospitare nel pomeriggio di domenica l’atto conclusivo del 9° raduno bandistico “Città di Follonica”, di decoroso aveva ben poco, visto che l’erba arrivava alle ginocchia delle persone sia nel prato arena che nella zona circostante».
«Come mai un’Amministrazione che vuole definirsi di centrosinistra sembra essere sempre più attenta alle richieste dei privati e sempre meno verso il pubblico – chiedono i 5 Stelle -? Rimaniamo in attesa di una risposta ma soprattutto di un immediato intervento dell’assessore al Mare Aloisi e del sindaco Andrea Benini».