FIRENZE – «Anche per una festività importante come il 2 giugno, Festa della Repubblica Italiana, la maggioranza delle attività commerciali starà aperta, anche in Toscana, con poche eccezioni, tra cui parte della Cooperazione. Non è accettabile. La Festa della Repubblica è il simbolo unificante e di riconoscimento per tutti i cittadini del nostro Paese e non va sacrificata sull’altare del consumo! Chiediamo a politici, deputati, senatori ed amministratori pubblici di adoperarsi perché in Parlamento venga approvata la modifica della Legge Monti sulla liberalizzazione degli orari e delle aperture commerciali». Così si esprimono Filcams, Fisascat e Uiltucs, le sigle sindacali del commercio pronte a dare battaglia con l’abuso del lavoro nei festivi.
«Filcams, Fisascat e Uiltucs regionali sono da sempre contrarie alle aperture dei negozi per le festività civili e religiose e chiedono il rispetto del significato e del valore sociale che queste festività rappresentano per la comunità. La completa liberalizzazione degli orari e delle aperture domenicali e festive non ha portato nessun aumento dei consumi e tanto meno dell’occupazione. Anzi, sono solo peggiorate le condizioni di lavoro, gli orari, la vita delle lavoratrici e dei lavoratori ed è aumentata la precarietà. No al sempre aperto! No al lavoro nelle Feste!».
«Vogliamo piuttosto città più vivibili, all’insegna della cultura. Vogliamo la difesa degli spazi personali e collettivi per gli affetti e la socialità, per questo Filcams, Fisascat e Uiltucs della Toscana proclamano astensione dal lavoro e sciopero per l’intera giornata di domani 2 venerdì 2 giugno, e ricordano che sentenze della Cassazione sanciscono che il lavoratore può astenersi dal lavoro nelle festività».