GROSSETO – E’ andata in scena la seconda Rando Mvm, una manifestazione cicloturistica non agonistica che ha preso il via dal lungomare di Marina di Grosseto per giungere sulla vetta del Monte Amiata per fare poi ritorno a Marina: la MareVettaMare.
Il percorso di 200 chilometri si snoda su buona parte della Maremma, toccando paesi e borghi dei più caratteristici del nostro territorio regalando al randagio (colui che partecipa alle Randonnè) paesaggi mozzafiato, immagini suggestive, colori ed odori che solo la campagna in questo periodo può regalare. Dalle 7:00 in poi sono iniziate le partenze scaglionate definite “alla francese” dei 105 partecipanti che, molto diligentemente, hanno percorso strade provinciali a basso traffico toccando Cana, Roccalbegna e Santa Fiora, Piancastagnaio ed Abbadia San Salvatore, per poi raggiungere dopo circa 110 chilometri dalla partenza, la Vetta Amiata dove li attendeva un abbondante ristoro.
Dopo essersi rifocillati i randagi si sono buttati in picchiata in discesa fino a Castel del Piano e poi Arcidosso, attraversato Monticello Amiata e Cinigiano prima di tornare in pianura e rientrare al punto di partenza di Marina di Grosseto. L’evento organizzato dalla MareVettaMare Asd del presidente Antonio Faralla sotto l’egida della lega ciclismo Uisp ha riscosso un enorme successo: basti pensare che nell’edizione 2016 i partecipanti erano stati appena 40.
Faralla ha esternato la sua grande soddisfazione per la riuscita della Rando sottolineando come il cicloturismo sia una risorsa da sfruttare per lo sviluppo del territorio e la Maremma. Basti pensare che su 105 partecipanti 40 sono giunti in Maremma da Perugia, Terni, Massa, Firenze, Roma, Viterbo ed addirittura da Palermo. Faralla intende ringraziare il Comune di Grosseto e la Camera di Commercio e tutti gli “amici” della MareVettaMare che hanno aiutato l’Associazione a realizzare la “seconda Rando Mvm” sperando che nel 2018, per la terza edizione, si riesca a confermare i numeri di questa stupenda domenica di maggio.