CAPALBIO – Gli ultimi 20 chilometri dell’Aurelia sono «inadeguati e pericolosi, con una sola corsia per ogni senso di marcia e innumerevoli incroci a raso». Il sindaco di Capalbio Luigi Bellumori scrive a Anas, Regione e Ministero delle infrastrutture. «L’ipotesi di un progetto di finanza affidato alla società Sat in questi ultime settimane si è rivelato in tutto il suo fallimento – prosegue Bellumori -: procedimentale, procedurale, progettuale, economico e finanziario. Un progetto al ribasso le cui condizioni di realizzazione attuali non sono accettabili dal territorio ma neppure dallo Stato».
«Lo denunciano le associazioni ambientaliste da anni, per questo l’Europa ha aperto un’altra procedura di infrazione all’Italia e lo evidenzia il DEF varato dal Governo Gentiloni ed approvato dal Parlamento – afferma il sindaco di Capalbio -. A me in qualità di sindaco interessa la sicurezza di questo tratto di viabilità statale ormai non oltremodo rinviabile e non gli interessi o gli affari che seppur fondati su ragioni legittime fuorviano da quella che è la vera natura, urgenza ed esigenza dell’interesse generale e pubblico».
«È utile quindi promuovere un incontro con la Società al fine di coordinare un tavolo con anche il Ministero delle Infrastrutture e Regione Toscana affinché si possa riprendere a ragionare su qualche intervento per garantire una maggiore sicurezza nell’attesa che nei prossimi 20-30 anni forse possa essere valutato un complessivo intervento di messa in sicurezza ed ammodernamento della statale Aurelia come già fatto da tempo nei comuni di Montalto di Castro e Orbetello». Conclude Bellumori.