GROSSETO – La quarta volta stagionale del Montiano contro il Ribolla è un dejavù di coppa. Al termine dei novanta minuti, combattuti e avvincenti, gli stessi colori sociali che si fronteggiano, il campo (il bel misto sintetico del Saurorispescia), quasi tutti i marcatori, il punteggio finale e appunto il vincitore. Stavolta però, per il terzo ritorno in Seconda in pochi anni, c’è il valore aggiunto di un’impresa rarissima se non unica, quasi da record: aver infilato l’originalissima doppietta coppa provinciale più passaggio di categoria ai playoff.
“La ciliegina sulla torta di un’annata spettacolare – ha detto il ds Nicola Brezzi dopo l’abbraccio collettivo con dirigenti e giocatori – dopo tanti sacrifici e senza grandi budget. Impensabile all’inizio fare sia coppa che playoff. Peccato per il campionato ma la squadra è anche giovane e ha dovuto combattere su più fronti. Determinante l’unità del gruppo”.
Sorride incredulo e sognante il presidente e allenatore Alessandro Cipriani, bersaglio numero uno degli abbracci e dei gavettoni della sua squadra. “Stagione bellissima, ricca di emozioni dalla coppa fino a oggi – ha detto – Abbiamo avuto momenti altalenanti dopo l’uscita, pur da imbattuti, dalla coppa regionale. Dopo undici anni da presidente questa per me è la stagione più bella: ho trovato ragazzi meravigliosi, un gruppo veramente di brave persone che valgono. Il gruppo fa davvero la forza: fa migliorare i giocatori, i dirigenti e anche me. Quando c’è affinità e aiuto reciproco, i risultati si ottengono”.
Tanta preparazione dietro questa finale, contro un Ribolla come sempre durissimo a morire. “Abbiamo iniziato col piglio giusto – ha continuato Cipriani – agli allenamenti avevo visto le facce giuste e abbiamo fatto bene nei primi 25 minuti, poi sul 2-1 siamo andati in confusione, ma io fino all’ultimo ci ho creduto e abbiamo vinto. Smajli? Il cambio azzeccato. Non si era allenato tantissimo ma mi ha dimostrato di essere un grandissimo giocatore, sapevo che poteva dare una bella scossa al match. Ma abbiamo un parco attaccati veramente buono, con lui e Sefa siamo di altre categorie”.
Molto intensa la postilla del patron biancoceleste. “Volevo ringraziare, oltre alla dirigenza, anche il giocatore Giulio Piccini – ha detto – che ho fatto entrare alla fine. Glielo dovevo perché smetterà di giocare per problemi a un ginocchio. Fa calcio con me da quando eravamo piccoli e lo volevo ringraziare per quanto mi è stato dietro, nonostante certe mie scelte da tecnico. La vittoria è molto merito suo per quanto è importante per il gruppo”.