GROSSETO – “La telepatologia quale strumento di concordanza e riproducibilità diagnostica istologica nello screening del colon-retto”. È il titolo del corso organizzato dall’Area funzionale dipartimentale di Anatomia Patologica (all’interno del Dipartimento di Oncologia, direttore dottor Sergio Bracarda), diretta dal dottor Armando Rossi, in programma sabato 27 maggio, a partire dalle 9, all’ospedale san Donato di Arezzo.
Il corso è rivolto agli anatomo-patologi degli ospedali di Grosseto e Arezzo ed è coordinato dal professor Stefano Lazzi, dell’istituto di Anatomia Patologica dell’Università di Siena.
Come spiega Armando Rossi, che ricopre anche il ruolo di direttore dell’Unità operativa complessa di Anatomia patologica dell’ospedale di Grosseto, “questo appuntamento rappresenta l’occasione per un confronto nell’ottica della crescita delle competenze all’interno dei laboratori di Anatomia Patologica dell’Area Vasta Sudest, con l’obiettivo di raggiungere il maggior grado possibile di riproducibilità diagnostica nelle lesioni adenomatose del colon-retto, attraverso il moderno sistema della telepatologia. Grazie allo scanner Aperio della Leica Biosystem, un sofisticato strumento donato dal Comitato per la Vita di Grosseto all’ospedale Misericordia, è infatti, possibile digitalizzare i vetrini in modo da osservarli direttamente e in maniera più agevole nello schermo del computer oppure trasmetterli in formato digitale per consulti a distanza con altri professionisti”.
Il programma della giornata prevede due momenti distinti: la prima parte è dedicata alla presentazione del corso, all’esposizione e alla valutazione statistica dei risultati, a cura della dottoressa Donatella Capitani (del Dipartimento Tecnologie informatiche e sanitarie dell’ESTAR) e al confronto con gli endoscopisti; la seconda parte è invece dedicata alla diagnosi e alla discussione dei casi.