MANCIANO – Da militante e iscritta al Partito democratico a candidata contro il Pd nelle prossime amministrative. Valeria Bruni, candidata nella lista di Mirco Morini sindaco, spiega la sua scelta.
«Nella mia vita, ho sempre avuto una sola certezza: essere al secondo posto, dopo la comunità in cui vivo. Probabilmente sarebbe stato più facile mettersi in un angolo e far finta di nulla, navigare controcorrente in acque torbide e non in trasparenza. Al contrario sono scesa in campo, mettendo la mia faccia a nudo, per un progetto comune, scritto a più mani e non da un uomo solo. Purtroppo spesso è più facile mettere il cappello sulle cose fatte da altri che su quello che realmente fai. Quella che ho compiuto è stata è stata una scelta coerente con la mia coscienza ed i miei valori: non ho inseguito interessi se non l’amore per il mio paese. Io non rinnego il mio passato: io amo il partito da cui provengo. Ma ancora di più amo il mio territorio. Non so se si può dire lo stesso di un giovane divorato così tanto dall’ambizione da trasformarsi da Forza Italia e Partito Democratico senza il più piccolo imbarazzo. Un giovane che adesso capeggia una lista che si dice di sinistra, anche se dubito che l’anima sia davvero a sinistra».
«Io sono e resterò una persona con gli stessi valori e, insieme a me, tanti altri che hanno scelto altre vie per il bene di un paese che ormai è un quadro buttato in cantina. Quello che voglio fare è ridare luce e colore a quel quadro, appenderlo di nuovo con una bella cornice che lo valorizzi, aiutata da tante persone che in questi 5 anni hanno ricevuto solo umiliazioni e critiche distruttive. Persone a cui mi unisce il senso di responsabilità, l’onestà, la voglia di fare bene, il desiderio di puntare allo sviluppo del territorio. Non so cosa unisca la lista che ci è avversa».
«Ho scelto una nuova strada, solo perché ben 6 segretari uscenti del Pd, 5 amministratori della lista Galli e tanta gente comune mi stanno supportando in questo percorso e oggi sono fiera di essere in prima persona la rappresentazione esplicita di ciò che è stato un vero cambio di passo. Ho abbattuto pregiudizi e barriere per un solo obiettivo: il bene di Manciano tutto. E nel fare questo, non ho perso nessuno dei miei valori, anzi: a differenza di altri, ne sto guadagnando altri e sto trasferendo i miei ad altri. Questo si chiama civismo. Questo vuol dire contaminazione. Questo per me è riformismo».