GROSSETO – È stato approvato dal Consiglio comunale il nuovo Regolamento per la gestione del servizio della mensa scolastica. Nel documento viene sottolineata tra le finalità la funzione educativa e formativa del momento del pasto condiviso tra bambini e insegnanti, oltre che la funzione di promozione di una sana alimentazione a tutela della salute, garantendo anche menù che privilegiano prodotti biologici, locali, a denominazione di origine protetta e con indicazione geografica protetta.
Tra le novità del Regolamento la modalità di iscrizione al servizio di refezione; una domanda che le famiglie dovranno effettuare ogni anno, a differenza di quanto accadeva in passato. Questo a garanzia di una migliore gestione del servizio e per contrastare i casi sempre più frequenti di mancato pagamento delle quote di compartecipazione relative agli anni precedenti.
Prima dell’accettazione della nuova domanda le quote non versate dovranno essere saldate; sono previste anche forme di rateizzazione in base al bisogno. Inoltre, in caso di ritardo nella presentazione della richiesta del servizio mensa, il primo mese del servizio sarà pagato con la tariffa massima, mentre dal secondo mese sarà applicata la tariffa prevista sulla base dell’Isee.
“Il nuovo Regolamento sulla mensa è frutto di un attenta disamina di alcune criticità che abbiamo ritenuto necessario affrontare – dice il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna -; il pasto è un momento di grande valore per i bambini e per le famiglie che affidano i loro figli al servizio pubblico ed è nostro impegno offrire loro le migliori condizioni dal punto di vista alimentare e ambientale. Per questo, oltre alle garanzie di qualità richieste dalla normativa nazionale, abbiamo avviato una forte collaborazione con l’Asl e abbiamo previsto controlli osservativi nelle mense e al centro cottura. Allo stesso tempo vogliamo garantire che le somme dovute per questo servizio siano effettivamente corrisposte e al contrario di quanto accaduto fino a oggi abbiamo pensato di inserire un’azione di controllo più capillare e sicura. Ciò detto rimangono ampi spazi di tutela per le famiglie con condizioni di disagio economico; anche per quelle che dovessero improvvisamente trovarsi in difficoltà ad anno scolastico in corso”.
A garanzia della qualità del servizio sono previste almeno tre visite ispettive all’anno e altre che dovessero essere richieste dall’apposita Commissione mense. Infine sono state introdotte alcune norme di comportamento per un corretto uso dei locali, nel rispetto degli arredi, dell’attrezzatura e della struttura.
“Tutte le novità inserite sono mirate e migliorare il servizio da vari punti di vista, a partire da quello gestionale per un doveroso controllo sulle entrate; sarà inoltre monitorato il livello di qualità del cibo a tutela della salute dei bambini e la condotta del momento del pasto per una serena convivenza tra alunni, insegnanti e personale impiegato – spiega l’assessore alle Politiche educative, Chiara Veltroni -. Ciò che più ci sta a cuore è il bambino con le sue esigenze. Ma anche le esigenze della famiglia che deve avere la tranquillità di un luogo sicuro e di cibo di qualità ritagliato sulle necessità dei piccoli anche con necessità particolari”.