MONTE ARGENTARIO – Esperienza e diplomazia per orizzonti nuovi del centrosinistra a Monte Argentario dove, ad un anno dalla scadenza del mandato amministrativo già si stanno muovendo le acque nel mondo politico. Già da qualche tempo, infatti, circola sul promontorio il nome di Franco Borghini, già vice sindaco ai tempi di Susanna Agnelli che è rientrato per la pensione dopo l’attività di amministratore delegato di una società operante al Porto di Livorno e dopo la presidenza della Atl, società di trasporti labronica.
Una figura, dunque, di un certo spessore che, a differenza di quanto avvenne in occasione della passata campagna elettorale del 2013 quando la sinistra trovò il nome giusto solo un mese prima della chiusura delle liste, pare aver già trovato d’accordo tante (non tutte) delle correnti politiche di centro sinistra di Monte Argentario. Borghini, ai tempi della sua passata esperienza politica faceva parte del partito repubblicano, questa volta proverà probabilmente a catalizzare tutti i pensieri di sinistra a partire da quelli vicini al partito democratico.
Lui stesso ci racconta come è nata questa intenzione: «Tutto grazie ad un gruppo di amici di vecchia data, abitanti a Porto Santo Stefano ed a Porto Ercole i quali mi hanno nuovamente chiesto la disponibilità a candidarmi a sindaco nel 2018 – racconta Borghini – già in passato lo avevano fatto ma la mia attività lavorativa non mi permetteva di potermi dedicare ad un impegno così importante. Adesso che sono in pensione penso sia arrivato il momento per provare a farlo e per questo sto incontrando da tempo tante persone che potrebbero essere interessate a questo nuovo progetto. Il mese prossimo, tra l’altro, faremo una riunione pubblica per chiedere la disponibilità ad aderire anche a tutti i residenti che lo vorranno con l’obiettivo di farlo in maniera serena, riportando il giusto clima all’interno della vita politica argentarina. Non sarà mio, e nostro, obiettivo quello di parlare male di nessuno, sono amico di Cerulli ed intendo esserlo anche in futuro – chiosa lui- ma credo che sia giunto il momento di abbassare il muro di omertà che circola all’Argentario, così che tutti possano agire e partecipare tranquillamente senza paura di ritorsioni»