GROSSETO – I sindacati al fianco dei sindaci nella battaglia per difendere le Province e la loro sopravvivenza amministrative. Con una nota anche le tre sigle confederali provinciali, Cgil, Cisl e Uil, danno pieno sostengo alla giornata di mobilitazione che oggi a Roma ha portato i piazza presidenti di Provincia e sindaci.
«Il decreto 50 del 2017 doveva essere l’occasione per mettere Province e Città Metropolitane nelle condizioni di poter finanziare i servizi fondamentali, quali strade, edilizia scolastica, pianificazione e sicurezza del territorio dopo i numerosi tagli che si sono susseguiti negli ultimi anni, anche alla luce dell’esito del Referendum sulla riforma costituzionale dello scorso 4 dicembre che ha legittimato con pienezza di competenze l’ente Provincia».
«Lo stanziamento dei 110 milioni di euro a fronte dei 650 milioni necessari certificati da Sose, comporterà in alcuni casi il protrarsi di situazioni insostenibili sul versante del mantenimento dei servizi, in altri non basterà ad evitare il dissesto degli Enti, con perdita dei servizi ai cittadini».
«Per tali ragioni riteniamo fondamentale riprendere la nostra azione di pressione nei confronti di tutte le istituzioni e dei gruppi parlamentari per incrementare le cifre stanziate, proclamando lo stato d’agitazione di tutto il personale di province e città metropolitane per il giorno 23 maggio, con l’obiettivo di modificare il testo del decreto 50 del 2017».