GROSSETO – Il collegio dei Geometri e Geometri laureati di Grosseto ha formato un tavolo di confronto composto dai protagonisti della città e del territorio (amministratori pubblici, mondo imprenditoriale, mondo bancario, confederazioni di produzione, associazioni del terzo settore, categorie professionali tecniche) per raccogliere una visione univoca e condivisa del percorso da intraprendere sulle politiche da sostenere per una città accessibile.
La qualità della vita di un centro urbano si misura grazie al ruolo che viene correttamente svolto da ogni componente della società. In tale ottica assume un valore fondamentale chiedere a tutti un contributo per delineare insieme il nuovo orizzonte, che porta alla definizione del prossimo importante appuntamento per Grosseto, il Regolamento Edilizio da approvare entro il 2018. Una data e un contenitore progettuale generale che potranno rivelare come soddisfare le esigenze dei cittadini con gli strumenti giusti. “Progettare adeguatamente un contesto urbano – ha spiegato il Presidente del Collegio Provinciale dei Geometri e Geometri Laureati Paola Borracelli – diviene un approccio trasversale a ogni scelta, che conduce a una migliore qualità della vita e a un vantaggio complessivo per l’intera comunità. E’ questo il cammino che dobbiamo intraprendere sin d’ora”. Alle sue parole fa eco il pensiero del Presidente della Fondazione Il Sole Onlus Massimiliano Frascino, che sottolinea l’urgente necessità di cambiare un paradigma nello sviluppo economico e sociale di una realtà: “occorre guardare al disabile con occhi nuovi, considerando la sua capacità di acquisto. Una potenzialità intuita dai nuovi centri commerciali del territorio, che hanno dotato il loro parcheggio di apposite aree riservate, e dai numerosi esercizi commerciali locali, che hanno modificando il loro accesso inserendo uno scivolo”.
In questo solco i Geometri Italiani, grazie alle linee guida del Consiglio Nazionale dei Geometri e Geometri Laureati, hanno iniziato a tracciare un nuovo modus operandi. E i risultati possono essere già elencati:
a) la pubblicazione della prassi di riferimento UNI per l’abbattimento delle barriere architettoniche, sarà adottata nella stesura delle prossime progettazioni che interesseranno la realtà locale (si tratta del primo documento di indirizzo normativo che delinea le linee guida per la progettazione del costruito in ottica di universal design, esito di un impegno professionale reso da CNGeGL, FIABA e UNI);
b) è in itinere la proposta progettuale per l’abbattimento delle barriere architettoniche all’interno dei negozi del centro storico di Grosseto, che gli studenti dell’Istituto Tecnico Costruzioni Ambiente e Territorio “Manetti- Porciatti” e il Collegio dei Geometri di Grosseto stanno curando dallo scorso anno e che sarà presentata in modalità esecutiva all’amministrazione locale nel mese di settembre (era uno degli elaborati dell’ultima edizione del concorso nazionale “I Futuri geometri progettano l’accessibilità”, ideato da CNGeGL con FIABA – Fondo Italiano per l’Abbattimento delle Barriere Architettoniche – un’iniziativa che da 5 anni vede sempre in prima fila il Collegio dei Geometri di Grosseto, insieme agli studenti dell’Istituto Tecnico Costruzioni Ambiente e Territorio “Manetti- Porciatti”).
Al confronto sul miglioramento dell’accessibilità cittadina, è stato invitato anche il referente del Centro Regionale per l’Informazione e la Documentazione sull’Accessibilità, l’architetto Beatrice Benesperi, che ha illustrato una ampia gamma di soluzioni innovative per favorire l’accessibilità cittadina. Al suo intervento, si è aggiunto il sostegno fattivo dell’amministrazione comunale e del mondo bancario regionale. La prima, rappresentata da Riccardo Ginanneschi, Assessore al Commercio, e da Fabrizio Rossi, Assessore all’Urbanistica, ha comunicato la sua pronta disponibilità a ricevere il contributo delle organizzazioni; mentre il secondo, per voce del direttore generale di Banca Tema, Fabio Becherini, ha annunciato l’arrivo di una formula di finanziamento dedicata agli esercenti, che riserva un trattamento esclusivo a chi vuole sostenere un investimento per migliorare l’accessibilità del proprio punto vendita.
Al termine dell’incontro, in cui molti malumori sono stati espressi con chiarezza, brillava comunque una miccia che non aspettava altro di essere accesa. Un appuntamento da alcuni presenti definito “non convenzionale”, partito come un workshop cittadino che assegnava anche crediti formativi, ha raccolto l’impegno a trasformare Grosseto in una città accessibile da parte dei principali rappresentanti della società civile di Grosseto. Una prospettiva ambiziosa che farà ora i conti con la responsabilità di ciascuno, che dovrà saper portare avanti questa espressione collettiva.