GROSSETO – «Sulle dimissioni di Enrico Cantone non c’è molto da dire. Rispettiamo la sua scelta personale, sorpresi, questo sì, da una “dimenticanza” così grave. Lasciare un paio di società a Malta tra le cose non dichiarate del proprio patrimonio non è come dimenticarsi le chiavi di casa quando si esce la mattina. Fossimo come quelli del M5 Stelle staremmo qui a fantasticare sui patrimoni personali occulti e le società collocate in paradisi fiscali, tutte chiacchiere che nulla hanno a che vedere con il nostro ruolo di consiglieri regionali. Ci mancherà invece il consigliere Cantone, con quel suo modo di esprimersi che ci ha fatto trascorrere momenti indimenticabili in aula e in commissione. Le reazioni a questa sua decisione però sono davvero incredibili se non ridicole: il sindaco di Livorno Nogarin che parla di “gesto coraggioso” e di “rispetto per le istituzioni che altrove non si vede”, e poi quei pochi tifosi che ringraziano per l’onestà. Almeno Di Maio avrà preteso, come sembra, che si rimuovessero le foto sui social che lo ritraggono con il suo autista toscano, Cantone per l’appunto, per evitare di associare la sua immagine di docente ad Harvard alla patetica retorica dell’integrità a 5 stelle. Onestà, onestà… sipario».
Così Leonardo Marras, capogruppo del Pd in Consiglio regionale, sulle dimissioni di Enrico Cantone da consigliere regionale del M5S.