CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – Lo scorso 17 febbraio, nel giorno dei sette Santi fondatori dell’Ordine dei Servi di Maria (Bonfilio, Bartolomeo, Giovanni, Benedetto, Gerardino, Ricovero e Alessio), sotto il crinale dei Poggi del Petriccio di Castiglione della Pescaia, è stata costituita questa l’associazione Compagnia dell’Eremo di Malavalle, intitolata al Santo Guglielmo. «I sette santi fondatori dell’Ordine dei Servi di Maria sono i protettori di quanti progettano insieme e di quanto di buono si progetta insieme – afferma Luca Bececco -, i componenti della neonata Compagnia, stretti da fraterna amicizia e dal comune sentimento della conservazione di tutte le cose belle di Maremma – hanno posto in comune le proprie forze per mantenere e salvaguardare dalla corruzione del tempo il diruto eremo del santo Guglielmo. Ciò anche per trasmettere alle generazioni future tutta la bellezza di questo incantevole e mistico luogo maremmano».
Fanno parte della Compagnia dell’Eremo di Malavalle: Fabio Cini da Tirli, Paolo Mascalchi da Ravi, Ivanne Comandi da Pian di Rocca, Fabrizio Fabiano da Caldana, Piero Simonetti da Gavorrano, Fabio Bellacchi da Grosseto, Valter Stefanini da Val di Campo, Redo Settembrini da Montiano, Davide Senserini dall’Aratrice, Ivan Bececco da Grosseto, Luca Bececco dalla Piaggia Carda di Cupi.
«Da mesi queste persone stanno lavorando – volontariamente, senza compenso alcuno e con il consenso della proprietà – intorno al ripristino ambientale dell’eremo di Malavalle – prosegue Bececco -, con l’unico obiettivo di rendere fruibile quell’area e riconsegnarla alla comunità per il godimento di un luogo unico e speciale, sia per la storia che esso contiene che per la bellezza ambientale che racchiude. I lavori fin qui eseguiti hanno già dato un’immagine diversa al sito, creando la fruibilità di spazi, togliendo rovi e regolando la vegetazione che aveva invaso in maniera distruttiva le muraglie dei locali esistenti e collegati all’eremo stesso».
«A cura del Consorzio di Bonifica, presieduto da Fabio Bellacchi, è stata di recente rimossa completamente una frana che aveva occluso un canale di scarico di acque pluviali, molto prossimo alla parete absidale della chiesa dell’eremo e che, in caso di piena, ne avrebbe danneggiato rovinosamente l’intera struttura. E proprio in questi giorni lo stesso Consorzio di Bonifica ha completamente ripristinato anche la strada di accesso all’eremo – prosegue la nota -. Insomma, fuori dal virtuale mondo del web, ma dentro la realtà delle cose, per realizzare tangibilmente un traguardo ad unico beneficio della comunità. E tutto in piena sintonia, con visione unanime e condivisa del percorso da compiere, con rispetto reciproco e intendimenti di bene comunitario. Nei prossimi giorni saranno perfezionati i contatti con le Istituzioni del territorio, al fine di ampliare, condividere e qualificare ulteriormente il programma dei lavori necessari. Rimane comunque di primaria importanza l’obiettivo di assicurare il recupero e la godibilità di un sito storico di elevato livello culturale, non solamente per onorare la figura universale di S. Guglielmo, ma anche per offrire al turismo di settore quella località, così densa di elevati significati, intrisi non solo di religiosità ma anche di umana socialità».