GROSSETO – Un’annata oltre ogni previsione quella della società dell’ASD Saurorispescia, dalla prima squadra al suo settore giovanile. Lo ammettono gli stessi dirigenti, in primis il direttore sportivo Massimo Ombronelli.
“Una stagione fantastica – ha detto il ds – a partire dalla salvezza della prima squadra, con una rosa che veniva dal campionato provinciale Juniores, quasi tutta fatta di ragazzi nati fra il 1997 e il 1999, senza esperienza ma che ha battuto all’ultimo squadre che lottavano per i playoff come Sant’Andrea e Maglianese, escludendocene una. Agli allenamenti avevamo sempre una media di 25 ragazzi, anche a due giorni dalla fine, e si è visto: in campo noi correvamo e gli altri no. Anche così abbiamo fatto 10 punti nelle ultime 4 gare”.
Tanto scetticismo da parte degli avversari per la collaborazione con la comunità di Nomadelfia e anche chi parlava di retrocessione. “Io invece ero sicuro che ci saremmo salvati – ha continuato Ombronelli – anche quando c’era un po’ di scoraggiamento. Mi prendo il merito con il presidente Massai di aver coinvolto questa comunità a fare questa attività sportiva, e già questa è stata una grossa vittoria, e grazie ai loro dirigenti, che hanno creduto nelle nostre qualità. L’anno prossimo spero di continuare con loro, hanno dimostrato con molto sacrificio e giocando a calcio a modo loro di saper stare in questa categoria”.
Da applausi anche i campionati delle formazioni dei Giovanissimi. “I regionali allenati da Stefano Rosini – ha continuato Ombronelli – assieme a Fabio Machetti e Marco Cianti erano partiti zoppicando un po’ ma non hanno mai mollato e si sono ripresi con una grande prova di carattere, salvandosi alla penultima giornata. Gli Interprovinciali di Massimo Battisti sono arrivati terzi, inferiori solo a Real Follonica e Castiglioncello, che si sono giocate il titolo con uno spareggio”.
Una stagione da incorniciare anche quella degli Allievi B di Maurizio Angeli e Mauro Veltroni, che hanno portato via un bellissimo secondo posto dietro solo alla mattatrice Prolivorno, campionessa imbattuta, ma ancora più bella è stata l’avventura agonistica dei regionali di Marco Biagiotti, che si sino messi tutti gli avversari alle spalle e con una gara di anticipo. “Annata particolarmente positiva per le nostre squadre giovanili – ha confermato Ombronelli – ma siamo sempre stati tutti attenti a tenere i piedi per terra, a muoverci con tranquillità e dare senso di appartenza, equilibrio e serenità a chi viene qui. Bravi i ragazzi, le famiglie che li seguono con attenzione e non ultimi i tecnici, tutte persone serie e professionali che hanno lavorato con gran passione”. Un traguardo simile, con un biglietto per l’anno prossimo per l’Elite, non succedeva da molto tempo in Maremma: l’ultima volta lo aveva conquistato sempre il Saurorispescia sei anni fa ma con un quarto posto.
Stavolta c’è riuscito da primo classificato mister Biagiotti, assieme al suo secondo Claudio Ferente, al termine di un lungo lavoro col gruppo degli Allievi regionali. “I ragazzi sono stati eccezionali – ha detto – l’ultimo campionato regionale era stato vinto negli anni ’80, quindi questo di adesso ha valore doppio. Siamo una squadra strana, non abbiamo né il miglior attacco né la miglior difesa, la nostra è stata una stagione regolare, senza goleade. Ha fatto la differenza l’unica sconfitta subita, mentre in casa abbiamo ottenuto tutte vittorie e un pari. Questo gruppo, che in origine era i Giovanissimi nazionali del Gavorrano, sono 18 professionisti in miniatura, con sei sottoquota del 2001, che hanno raccolto quanto seminato in tre anni di fatiche. Quest’anno abbiamo fatto 102 allenamenti e l’80% di loro ne ha fatti oltre novanta, anche chi non era al meglio della forma. Bravi anche nel comportamento. L’anno scorso avevano vinto l’interprovinciale e quest’anno, appunto, il regionale. Sono tutti ragazzi validi sotto il mirino di squadre blasonate e per me è motivo d’orgoglio, mi piace vincere ma se un mio ragazzo dovesse sfondare la soddisfazione sarebbe doppia, come quando sono gli avversari a fare i complimenti. Ma niente nasce per caso. Il merito va sempre ai ragazzi e alla società che li fa lavorare bene in un ambiente sereno”.
Importante per il tecnico aver creato nei suo giocatori la consapevolezza dei loro mezzi, stimolandoli continuamente. “Sono sempre venuti per imparare – ha detto – e la crescita è stata esponenziale in tutto anche perchè vincere aiuta a vincere. Questo è un gruppo da salvaguardare. L’ultima di campionato a Guasticce, domenica? I ragazzi non faranno calcoli, onoreranno il campionato fino in fondo. Hanno più fame di noi adulti, sono arrivati primi ma ancora si dispiacciono per quell’unica sconfitta a Forcoli. Sia io che la società riteniamo questo un punto di partenza per il prossimo anno. Saremo gli unici in Maremma nell’Elite e credo sia un valore aggiunto anche per la città. Come dico ai miei ragazzi, il calcio è solo un gioco ma è la cosa più importante fra le meno importanti, da non sopravvalutare né sottovalutare. Purtroppo e per fortuna è così”.