FOLLONICA – 37 pini nella pineta di Ponente e tre in quella di Levante. È già partito il piano di abbattimenti e rigenerazione delle pinete e aree verdi follonichesi. La situazione più difficile, appunto, alla pineta di Ponente, dove la Forestale, assieme ai tecnici del comune e a quelli della ditta Albiati che si occupa della manutenzione hanno censito 37, tra pini ormai secchi e morti e quelli attaccati dal blastofago, il parassita che sta distruggendo le pinete di mezza Italia. I lavori, partiti prima di Pasqua, andranno avanti per un’altra decina di giorni.
«Un mese e mezzo fa, dopo alcune segnalazioni, abbiamo fatto una verifica – afferma il vicesindaco Andrea Pecorini – decidendo per l’abbattimento per quelle piante ormai compromesse». Si parla di un tratto di circa 350 metri che va da via Colombo sino alla pista dei Pini. «La rigenerazione della pineta era un obiettivo che ci eravamo posti – precisa Pecorini – e faceva parte del programma di governo. Stiamo elaborando con l’Università di Firenze una procedura e delle linee guida che ci aiutino a capire il tipo di essenze che siano compatibili con quell’area che è un parco pubblico. Quindi il tipo di verde (non necessariamente pini) che vada d’accordo anche con le attività che si svolgono in quella zona. Certo – confessa Pecorini – piange il cuore a vedere una storica pineta che muore. È anche vero che la Forestale ha datato quella pineta: ha 150 anni, quindi è di fatto giunta al termine della propria vita».
Il problema dei parassiti sta intaccando anche altre piante in città e sta preoccupando l’amministrazione «Anche i pini di via La Marmora, che sono stati piantati non più di dieci anni fa sono già stati attaccati. Questo è un grosso problema che dovremo affrontare anche con il nostro agronomo».