GROSSETO – Increduli. Questa è la parola usata dalla Fisascat Cisl Siena-Grosseto per commentare la pubblicità del centro commerciale Aurelia Antica per il 1° maggio. Una pubblicità «che associa la Festa del Lavoro con La Festa dello Shopping di Aurelia Antica per l’apertura del 1° Maggio» per questo Alessandro Gualtieri, della Fisascat Cisl «rappresenta incredibilità e sdegno per quanto visto e letto».
«La pubblicità è da noi ritenuta non rispettosa per tutto il mondo del lavoro nel giorno in cui in tutto il mondo si festeggia il valore dello stesso e da noi ritenuta senza mezzi termini “vergognosa”. LA Fisascat si riserva, nel caso ci fossero le condizioni, di denunciare Aurelia Antica per l’offesa inoltrata a tutti i lavoratori e invita i cittadini a disertare il centro commerciale».
E al sindacato risponde il centro commerciale Aurelia Antica: «Nessuno vuole negare il profondo valore simbolico che la festività del Primo Maggio riveste per il mondo del lavoro e in particolare per i lavoratori. Valore che condividiamo in prima persona, e lo facciamo ogni giorno, visto che da anni il centro commerciale Aurelia Antica dà lavoro a 330 persone (tutte maremmane) e rappresenta la principale fonte di sostentamento per tante famiglie».
«La nostra è comunque un’attività privata e la decisione di lasciare aperto il centro commerciale nella giornata del primo maggio è stata presa in pieno accordo con gli operatori, con l’intento – come avevamo già avuto occasione di ribadire – di offrire il nostro servizio a residenti e turisti. Così come fanno ovunque bar e ristoranti, strutture ricettive, parchi divertimento. E non crediamo che la pubblicità di Aurelia Antica apparsa sui media locali, realizzata da professionisti del settore, abbia qualcosa di offensivo o di poco rispettoso: è solo l’invito, per chi lo desidera, a trascorrere una giornata da noi. Lo stesso era stato fatto per la festività del 25 aprile e, ugualmente, nessuno aveva inteso mancare di rispetto alla ricorrenza della Liberazione. Ci stupisce, piuttosto, che un’associazione sindacale possa usare termini come “sdegno”, “vergognosa” e “offesa” di fronte a chi decide – del tutto legittimamente – di svolgere il proprio lavoro, minacciando perdipiù di sporgere denuncia e invitando i cittadini a disertare il centro commerciale. Toni a parte, certamente così non si fanno gli interessi dei lavoratori di Aurelia Antica, che hanno gli stessi diritti degli altri»