GROSSETO – «Una vera Fiera del Trash, altro che della Maremma». Così i consiglieri del Movimento 5 Stelle di Grosseto Daniela Lembo, Antonella Pisani, Francesca Amore, Gianluigi Perruzza, parlano della fiera che si è appena conclusa ad Albinia. M5S attacca il sindaco di Orbetello Andrea Casamenti sulle sagre bollandolo come «incapace di governare le dinamiche commerciali critiche per il suo territorio. Sarebbe ingiusto addossargli tutta la responsabilità della polemica inevitabile tra i ristoratori e gli organizzatori delle “sagre gastronomiche” che, casualmente, si aprono sempre in coincidenza dei picchi di presenza turistica programmata».
«La pratica in uso nelle popolazioni nomadi, nel corso dei secoli, di arrivare in un luogo, dissodare con il fuoco il terreno boschivo o a pascolo, coltivarlo per lo stretto tempo necessario alla raccolta delle messi e poi spostarsi da un’altra parte, è noto come “agricoltura di rapina” – continuano i 5 Stelle -. Da molti anni le sagre alimentano una “economia di rapina” in Maremma: nella maggior parte dei casi, non aggiungono nulla all’offerta locale, limitandosi a duplicarla ed a intercettarla con prezzi solo all’apparenza più bassi e con qualità decisamente scadente, abbassando il livello dell’offerta maremmana e banalizzandola con modelli da mensa aziendale».
«Nessuna amministrazione, a livello provinciale, ha mai voluto affrontare il problema perché la posta elettorale in gioco è troppo alta per tutti. Le sagre dovrebbero essere concepite per diversificare l’offerta di prodotti tipici e caratterizzare ulteriormente il territorio, anziché proporre “la bistecca e la polenta” o “Il pesce povero”».
«Disponiamo di una struttura, in provincia, che organizza la fiera più importante di Grosseto concentrandosi solo su tre categorie merceologiche per oltre l’80% della superficie espositiva: al Madonnino c’erano macchine agricole, autovetture e stands di ristorazione. Con l’eccezione di 400mq dedicati alle chianine e gli stands delle associazioni di categoria, tutto il resto era costituito da autentiche cianfrusaglie. Perché non incaricare GrossetoFiere di svolgere un ruolo utile per il territorio? Incominciando dalla progettazione delle sagre, magari poi – concludono i pentastellati – impara anche ad organizzare le fiere».