GROSSETO – “E’ un fatto increscioso, irresponsabile e fuori legge che nuoce alla nostra battaglia”.
Il direttore di Confagricoltura Grosseto e Livorno, Paolo Rossi, commenta così l’ uccisione di un esemplare di lupo, il cui cadavere è stato poi esposto, spellato, al confine tra i comuni di Suvereto e Monterotondo.
“Un atto grave che ha due colpevoli – prosegue Rossi – chi ha ucciso, perché non è ammissibile comportarsi in questa maniera, esponendo la propria preda come se fosse l’unico depositario della giustizia, ma anche chi non ha il coraggio di decidere e di voler risolvere il problema. In questo caso mi riferisco a tutte quelle Regioni che hanno messo la testa sotto la sabbia e si sono nascoste, pur di non portare a compimento il piano di tutela del lupo.
Rimandare quelle decisioni ha come immediata conseguenze reazioni. Si abbia il coraggio, una volta per tutte di decidere sul futuro della pastorizia, di rispettare chi lavora e anche di perseguire con forza chi si macchia di nefandezze come quella avvenuta oggi.”