GROSSETO – E’ allarme siccità in Maremma con le precipitazioni che ad aprile sono praticamente dimezzate, inferiori del 47,4% rispetto alla media; si tratta della peggiore crisi idrica da un decennio. Così i vertici di Coldiretti Grosseto.
Andrea Renna e Marco Bruni, rispettivamente direttore e presidente dell’organizzazione maremmana sottolineano: “Sulla base dei dati Ucea, relativi alla prima decade di aprile, dopo che il taglio delle precipitazioni era stato del 53% a marzo. La situazione di difficoltà è visibile dallo stato di magra dei vari fiumi scesi di livelli ovunque. Le precipitazioni – sottolineano dalla Coldiretti di via Roccastrada – sono risultate sotto la media lungo tutto l’inverno con un picco negativo a dicembre in cui è caduta addirittura il 67% di acqua in meno. Il risultato è una crisi idrica che deve portare allo stato di calamità su tutto il territorio regionale”.
“La nostra sede regionale, tramite il direttore Antonio De Concilio ed il presidente Tulio Marcelli – spiegano Bruni e Renna – ha già attivato quanto nelle proprie possibilità per ottenere il via di tale percorso chiedendo, senza demagogia e proclami, all’assessore Remaschi, di intervenire concretamente. Una situazione preoccupante – spiega Renna – per la popolazione e le coltivazioni poiché l’acqua è determinante per ricostruire le riserve idriche necessarie alle piante alla ripresa vegetativa primaverile per crescere e, soprattutto, garantire i raccolti”.
“Invece della pioggia la primavera ha portato il gelo con effetti devastanti, soprattutto in montagna, su vigneti, frutteti e ortaggi. In ginocchio – continuano i dirigenti di Coldiretti – sono anche le coltivazioni orticole all’aperto nelle zone più alte in quanto, in molti casi, erano già stati tolti i tessuti da serra. Ne hanno fatto la spesa insalate, fagioli, fagiolini, pomodori, zucchine ed anche in alcuni casi le patate. Prime preoccupazioni si registrano anche in alcune aree per gli olivi che vedrebbero la futura produzione di olio compromessa dal persistere di condizioni di freddo”.
“Una evidente anomalia che conferma i cambiamenti climatici in atto che in Maremma, in Toscana e in Italia si manifestano con questi effetti. Da qui – conclude la Coldiretti – la necessità di lavorare anche sul versante delle segnalazioni; nei nostri uffici, come già informato i nostri soci da giorni, siamo a disposizione per far compilare agli interessati l’apposito modulo per le prime segnalazioni messo a disposizione dalla Regione Toscana.