GAVORRANO – La discussione sulla vendita dell’immobile della biblioteca comunale ha visto oggi un confronto diretto tra maggioranza e opposizione nella sala consiliare in occasione del consiglio comunale. Sull’ordine del giorno era previsto, infatti, l’approvazione del programma delle alienazioni immobiliari per il triennio 2017-2019, che include l’immobile che ospita il servizio comunale.
Nei giorni precedenti l’opposizione Centrosinistra Bene Comune aveva accusato l’amministrazione di voler «chiudere e vendere la biblioteca». Il caso ha suscitato molte polemiche e rabbia tra gli abitanti. La faccenda, finora discussa soltanto sui giornali, è stata dibattuta questa mattina accompagnata da toni accesi.
La situazione attuale della biblioteca è la seguente: dall’inizio di quest’anno è rimasta chiusa per mancanza di personale e perché ancora non è stata assegnata a un’associazione per la gestione. Sarà, però, pubblicato nella giornata di oggi, il bando rivolto alle associazioni culturali del territorio che hanno l’interesse a gestire il servizio. A chiusura del bando, e dal momento in cui verrà assegnata la gestione, la biblioteca verrà di nuovo aperta al pubblico.
Il progetto della vendita dell’immobile, invece, fa parte del piano delle alienazioni degli immobili comunali, nell’ambito del programma triennale 2017-2019. Il ricavato dell’eventuale vendita, sempre che si troverà un acquirente, verrà investito nell’allestimento della nuova biblioteca che in tal caso, e come si auspica l’amministrazione, si sposterebbe nei locali degli ex-Bagnetti.
«La proposta di spostare il servizio della biblioteca può anche non essere condivisa, – ha spiegato il sindaco Elisabetta Iacomelli –dato che si tratta di una scelta politica in ambito di un progetto a lungo termine che prevede gli Ex-Bagnetti come polo culturale del comune di Gavorrano. Parliamo di una previsione per il 2019 per cui tra l’altro abbiamo anche approvato un nuovo piano di assunzioni che prevede una figura responsabile del servizio come lo è stato in passato». Rivolta ai banchi dell’opposizione ha aggiunto che «da parte vostra siete capaci solo di polemiche sterili e allarmismi, mentre ogni nostra azione ha una prospettiva sia sulle funzionalità sia sul potenziamento dei servizi. Ormai lo sappiamo, a voi non va mai bene niente. Quando abbiamo proposto la vendita delle ex-scuole elementari di Bagno di Gavorrano avete votato contro, alla vendita dell’immobile della biblioteca siete contrari. Allora quali sono gli immobili comunali da mettere in vendita? Facciamo un tavolo e ne parliamo».
«Non si può pensare di mantenere un patrimonio che comporta solo spese diminuendo i servizi –ha aggiunto anche il vicesindaco Giulio Querci in riferimento al piano delle alienazioni-. Soprattutto gli immobili che andiamo a vendere non servono per fare cassa e aggiustare il bilancio, come siamo stati accusati. A parte che il regolamento non lo permette nemmeno, ma seguiamo il principio di stare con i piedi per terra. Il fine è vendere e investire i soldi per ottimizzare i servizi esistenti e renderli più utili ai cittadini».
L’assessore Daniele Tonini ha avuto parole più forti per esprimere quello che ritiene una forma «terrorismo d’informazione».
«Basta con questi comunicati “spot” e falsa informazione che serve solo a impaurire i cittadini e a fare demagogia. Il compito di un amministratore è stare al servizio della comunità, non di spaventarla. Abbiamo la visione di vendere l’immobile e spostare il servizio, questo sì e ci sembra giusto, ma l’alienazione è prevista per il 2019. Nel frattempo la biblioteca resterà aperta, appena si chiude il bando per l’assegnazione della gestione».
Anche l’assessore Ester Tutini ha lanciando un appello «Basta allarmismi –ha detto- Smettiamola di dire che Gavorrano sta morendo. E’ vero, la Coop probabilmente chiude, ma verrà qualcun altro a gestire il servizio. La parrucchiera è andata? Va bene, ma ne ha già aperta un’altra. La posta non chiude, ha modificato gli orari. Questo è un momento di crisi, come ce ne sono stati altri in passato, ma tutto il nostro impegno va verso un miglioramento della situazione».
Centrosinistra Bene Comune comunque rimane contrario al progetto della maggioranza e ha votato contro il piano di alienazioni. «Questa amministrazione ha dato un contributo notevole allo smantellamento sistematico della comunità, alla cancellazione di quasi tutti servizi e il declino sempre più evidente» –ha detto la consigliera Patrizia Scapin.
Per quanto riguarda la biblioteca, l’opposizione propone, anziché spostare il servizio, un potenziamento dello stesso con l’integrazione degli archivi comunali. «Spostare la biblioteca agli ex-Bagnetti priva il capoluogo nuovamente di un servizio. Secondo noi è preferibile adeguare e potenziare gli spazi che rappresentano un luogo di aggregazione e condivisione. Raggiungere gli ex-Bagnetti per gli utenti comporta anche un problema logistico considerando che non esiste un trasporto pubblico e tantomeno un marciapiede. Inoltre, un cambio d’uso sarebbe compatibile con le attività della scuola d’infanzia che si trova nello stesso edificio al piano di sotto?».