ORBETELLO – «Festa della Maremma dal 22 al 25 aprile con tanto di street food e degustazioni (peraltro di pietanze non solo maremmane) sagra del pesce povero ad Albinia dal 22 al 24 aprile, sagra gastronomica dell’asparago e del carciofo a km 0 a Polverosa dal 20 al 24 aprile e Festa della bistecca e della polenta a Fonteblanda: ecco un altro “clamoroso insuccesso” dell’amministrazione Casamenti. Anche questa volta, il sindaco e la sua giunta hanno dato dimostrazione del fatto che non solo non hanno alcun genere di competenza in fatto di gestione della cosa pubblica ma che sono del tutto scollati dal territorio». A parlare è il Gruppo PD – Area riformista.
«Ciò che avevamo segnalato in passato in merito alle sagre, in queste festività così importanti per il rilancio del turismo e dell’economia del nostro territorio, si è rivelato non solo vero ma anche drammaticamente difficile da gestire – prosegue il Pd -. Grazie alle modifiche epocali al regolamento delle sagre a cui l’amministrazione Casamenti ha voluto dare seguito ad ogni costo, i ristoratori, in occasione di questo ponte, potranno tranquillamente andarsene al mare, lasciando gli organizzatori delle sagre e delle feste a contendersi i turisti che non ce la faranno a dividersi tra carciofi ed asparagi a Polverosa, bistecche e polenta a Fonteblanda, pesce povero e stand gastronomici ad Albinia. Caos totale nella gestione delle sagre, dunque. Ristoratori in ginocchio e organizzatori delle sagre e delle feste costretti a sperare in un afflusso così massiccio di turisti tale da poter registrare numeri degni di nota».
«A questo punto, viene da chiedersi se il sindaco Casamenti e l’assessore al turismo Ottali siano davvero consapevoli del guaio che hanno combinato. Sì, perché modificare la data di inizio dell’alta stagione senza però mettere mano alla durata delle sagre, come avevamo già evidenziato, ha portato al fisiologico spostamento di alcune sagre entro la fine del mese di aprile, creando un vero e proprio sovraffollamento. E non andrà meglio il prossimo anno. La Pasqua, infatti, cadrà il 1 di aprile e, considerando il fatto che dal prossimo anno la bassa stagione non terminerà più ad aprile ma, addirittura, a marzo, si ripresenterà la medesima situazione, questa volta, però, in occasione delle festività pasquali».
«Il sindaco Casamenti e l’assessore Ottali potevano scegliere se mantenere in essere il regolamento dell’amministrazione Paffetti o fare modifiche sostanziali. Per ragioni a noi non note, hanno deciso, invece, di modificare solo le date di inizio e fine dell’alta stagione, mettendo in crisi l’intero sistema. Ci auguriamo che dietro questo loro ragionamento ci sia una strategia ben precisa, altrimenti l’amministrazione dovrà rendere conto ai ristoratori di questo sgambetto in piena regola e si dovrà preoccupare di sostenere economicamente gli organizzatori di feste e sagre che – conclude la nota – potrebbero dover fare i conti con un’affluenza più bassa del solito, data la contemporaneità degli eventi».