GROSSETO – Sarà Grosseto ad ospitare, domenica 23 aprile, il primo raduno del Movimento Francescano della Toscana.
Una domenica di incontro, di festa, di formazione e di testimonianza, quella che vedrà convergere nel capoluogo maremmano frati del Primo Ordine, religiose di vari istituti che si richiamano all’ideale di Francesco e Chiara d’Assisi, laici dell’Ordine Francescano Secolare, la Gioventù Francescana e gli Araldini. Insomma, uno spaccato di tutta la vasta e multiforme famiglia francescana, che in varie parti della Toscana testimonia il carisma del Poverello d’Assisi attraverso varie forme e molteplici attività.
La scelta di Grosseto come luogo di questo primo raduno non è casuale: in Maremma, infatti, due diocesi sono affidate alla cura pastorale di Vescovi francescani: Grosseto a padre Rodolfo Cetoloni, frate Minore, tra gli ideatori, nei primi anni ’80, della Marcia Francescana; Pitigliano-Sovana-Orbetello a padre Giovanni Roncari, Cappuccino. Inoltre nel Grossetano è ben radicata anche la realtà laicale francescana, con una comunità di suore di santa Elisabetta, quattro comunità dell’Ofs e Gifra e Araldini.
“Il desiderio che ci muove – dicono gli organizzatori della giornata che ha per titolo “Da Francesco a Francesco: la gioia di essere fratelli” – è far conoscere i valori di Francesco d’Assisi attraverso una giornata di spiritualità, di annuncio, di festa e di spettacolo in stile francescano, scegliendo la formula della festa in piazza. Sarà anche un’occasione di incontro, di dialogo e di condivisione per tutti: bambini, giovani, adulti, famiglie, credenti e non credenti”.
Il programma
La giornata, che ha il patrocinio del Comune di Grosseto, prevede due momenti. La mattina di taglio più formativo, riservata alle varie realtà francescane della Toscana, che si ritroveranno nei locali del convento di san Francesco. Un primo momento avrà per tema: “La gioia di essere fratelli, l’annuncio francescano oggi”, ed è stato affidato alla teologa francescana Barbara Pandolfi, insegnante di religione in un liceo di Pontedera e di Teologia dogmatica e Storia delle religioni presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “N. Stenone” di Pisa. Barbara Pandolfi è anche responsabile regionale per gli insegnanti di religione cattolica. Il secondo momento, invece, è affidato a p. Giovanni Roncari, che racconterà la sua esperienza di vescovo francescano.
Alle 12.30 il vescovo di Grosseto, p. Rodolfo Cetoloni, presiederà la Messa in san Francesco.
Dopo il pranzo al sacco, trasferimento nella vicina piazza Duomo, dove intorno alle 15.30 inizierà un pomeriggio di festa, di annuncio e di testimonianza. Ci sarà la musica di fr. Federico Russo e dei Redemption sons, i giochi di “prestigio” di Mago Magone, alias fr. Adriano Apollonio, frate minore originario di Grosseto e alcune testimonianze di frati, laici, giovani e bambini che vivono l’esperienza francescana. In piazza anche tre gazebi con materiale divulgativo della spiritualità francescana e delle varie realtà d’impegno in Toscana.
Cos’è il Mo.Fra
Nato negli anni ’70 per aprirsi maggiormente alla dimensione ecclesiale, Il Mo.Fra (movimento francescano) raccoglie tutte le componenti della famiglia francescana: Primo, secondo e terzo Ordine, il Tor (Terz’Ordine Regolare di San Francesco), gli Istituti religiosi femminili che si ispirano a san Francesco e gli appartenenti agli Istituti Secolari Francescani e alle altre forme di aggregazione di ispirazione francescana. Tante le iniziative ed in ambiti diversi: quello editoriale (pubblicazione delle Fonti Francescane, del Dizionario Francescano e di tanti altri testi); quello della comunione tra i vari rami della famiglia francescana; quello della collaborazione nella organizzazione di iniziative apostoliche, come la Missione Popolare di Roma nel novembre 1982, le Settimane per la Pace (1985 e 1986) e i diversi appuntamenti di studio e di preghiera per tener vivo, dopo il grande incontro di Giovanni Paolo II ad Assisi con i leaders religiosi nell’ottobre 1986, “lo spirito di Assisi”. Negli anni 2000 sono cominciati a nascere i Mo.Fra regionali, che ad oggi sono: Nord-Est Italia, Toscana, Umbria, Lazio, Sicilia ed Emilia-Romagna. Quest’ultimo organizza il Festival Francescano che ogni anno vede la partecipazione di tantissime persone provenienti da tutta Italia.