GROSSETO – “Informazione e disinformazione, tra le due spesso il confine è labile, comunque quanto basta a sentirmi obbligato in qualità di presidente dell’Atc Grosseto ad intervenire su quanto dichiarato a mezzo stampa da Paolo Isidori presidente provinciale di Libera Caccia per ripristinare sugli argomenti trattati un livello di giusto e corretto inquadramento”.
A scriverlo è il presidente di Atc Grosseto, Giancarlo Innocenti, rispondendo a Libera Caccia.
“Iscrizione all’Atc e stampa personalizzata online dei bollettini – aggiunge – dopo 25 anni di invio a domicilio a mezzo posta dei bollettini (costo medio annuo di circa 15mila euro) consideriamo l’uso dei mezzi informatici una soluzione innovativa e d’avanguardia piuttosto che un affronto alla tradizione, con mantenimento del front-office ed avendo per altro dato la possibilità alle associazioni venatorie di fornire una collaborazione e non certo un servizio sostitutivo agli associati. In ragione del minor gettito conseguente il nuovo assetto degli Atc e la soppressione dei sottoambiti, tramite questo ed altri accorgimenti, si è evitato di rivedere al rialzo la quota di iscrizione”.
“Piano immissione selvaggina – prosegue Innocenti – approvato puntualmente all’unanimità nei tempi previsti, è entrato nella fase operativa e rappresenta un impegno primario per questo Comitato fino al giorno della sua cessazione.
Il caos legislativo non ci aiuta, dovrebbe però rendere più apprezzabile l’impegno e la responsabilità dimostrata dai membri del Comitato di Gestione che stanno garantendo una gestione “normale” nelle funzioni di “commissari a termine”.
“Spero che quanto precisato – conclude il presidente di Atc Grosseto – espresso nell’esclusivo interesse del mondo venatorio, senza ledere l’autonomia di pensiero e di azione di un’associazione come Libera Caccia, possa esentare l’Atc dall’essere indicato, a torto, come una vittima predestinata di uno stato di insoddisfazione.