SCARLINO – È stata pubblicata oggi la sentenza del Consiglio di Stato numero 1820 del 2017 che dichiara inammissibile il ricorso promosso da Scarlino Energia s.r.l. per la revoca della sentenza dello stesso Consiglio di Stato (la numero 163 del 2015) che aveva annullato il provvedimento della Provincia di Grosseto di rilascio dell’A.I.A. (Autorizzazione integrata ambientale) e di nulla osta all’esercizio dell’impianto.
Ricordiamo che la sentenza del Consiglio di Stato di cui Scarlino Energia chiedeva la revocazione, aveva annullato i provvedimenti della Provincia per difetto di istruttoria e motivazione per mancata disamina dello stato di salute delle popolazioni coinvolte e delle condizioni dei corpi idrici presenti nell’area interessata nonché per mancanza di una specifica attività istruttoria in ordine agli agenti inquinanti già presenti e alla potenziale incidenza che su di essi si sarebbe potuta riscontrare a seguito dello svolgimento dell’attività.
Il Consiglio di Stato aveva poi rilevato l’assenza di un previo e puntuale studio epidemiologico dell’area interessata dalla realizzazione dell’impianto e l’inadeguatezza dell’istruttoria rispetto alla tutela del diritto alla salute.
La sentenza ha dunque accolto tutte le tesi sostenute dal Comune e rilevato che le censure mosse da Scarlino Energia non costituivano veri e propri vizi che potevano portare alla revocatoria della sentenza 163 del 2015, quanto piuttosto un tentativo della società stessa di ridiscutere nel merito le varie questioni: di qui la pronuncia di inammissibilità del ricorso.
La Società Scarlino Energia è stata condannata a rifondere al Comune di Follonica la somma di 3.000 euro oltre gli oneri di legge.