GROSSETO – «Quest’anno i bollettini per pagare l’iscrizione alla stagione venatoria non arriveranno più a casa, ogni singolo cacciatore dovrà scaricarselo da Internet». Lo afferma in una nota Paolo Isidori, presidente provinciale di Libera Caccia. «Ci avviciniamo alla nuova stagione di caccia e l’ATC di Grosseto esce con una nuova e funesta trovata!».
«Libera Caccia non ci sta a mettere un ulteriore ostacolo ai cacciatori ed al mondo venatorio – prosegue Isidori -, è dal 1992, anno di creazione degli ATC che viene spedito a casa e ora, che il numero dei cacciatori si è più che dimezzato, ci si accorge che è un lavoro troppo “grosso”? Forse qualcuno non si rende conto che l’ATC deve essere un organo al servizio dei cacciatori e non un’azienda che va gestita per avere a fine anno un bilancio con sempre più soldi in attivo».
«Quest’anno sembra che, a causa di un caos legislativo, probabilmente non verranno fatti i consueti lanci di selvaggina, quindi se anche i bollettini non verranno spediti, ci spiegate l’ATC a cosa serve – chiede Isidori -? Solo per pagare i danni agli agricoltori e gli stipendi al personale? Speriamo che le altre associazioni venatorie, che hanno i loro rappresentanti all’interno del comitato di gestione, richiamino all’ordine i propri rappresentanti affinché l’ATC torni a svolgere il ruolo di gestione della caccia e torni ad essere un organo di servizi e non un ente di profitto. Una cosa è risparmiare non sperperando in spese inutili, un’altra è creare disservizi».