ORBETELLO – “Il dibattito sull’autostrada tirrenica nel tratto maremmano è vecchio di 50 anni, eppure riesce ancora a sorprenderci”.
Ritornano così i dirigenti del Centro Democratico, Mario Chiavetta e Gianfranco Chelini sui nuovi sviluppi della annosa vicenda della Tirrenica: “Ci riferiamo all’inversione delle posizioni sia della destra che della sinistra. Mentre nei decenni scorsi, la sinistra era contraria all’autostrada, oggi il Pd difende ciecamente il tracciato autostradale. Di contro la destra è passata negli anni da una posizione di sostegno a oltranza dell’autostrada a un rigetto totale del tracciato, vedi le posizione dei sindaci Vivarelli Colonna e Casamenti, salvo rare eccezioni di come quelle di Matteoli e Di Vincenzo”.
“A nostro avviso – continuano – ci sono della valutazioni prioritarie da fare. In primo luogo dobbiamo considerare che l’indice infrastrutturale della provincia di Grosseto è il più basso della Toscana, e che , quindi, non avrebbe senso, né logica sovrapporre l’autostrada all‘Aurelia: né i maremmani, né i trasporti ne trarrebbero reale miglioramento. In secondo luogo, l’ Aurelia è una strada pubblica, già pagata e ripagata, con le tasse dei nostri genitori e dei nostri nonni: sovrapporre l’autostrada vorrebbe dire regalare a una società privata (Sat) una strada pubblica, sulla quale, oltretutto, farebbe pagare il pedaggio”.
“Un’altra considerazione da fare riguarda lo sviluppo del territorio e delle imprese. Se fino a 20 anni fa lo sviluppo di un territorio passava anche dallo sviluppo infrastrutturale, dalla velocità dei collegamenti e dalla facilità degli spostamenti, oggi, principalmente, lo sviluppo passa dalla salvaguardia dell’ambiente, dalla non cementificazione selvaggia di un territorio, dalle infrastrutture ecosostenibili e armonizzate nell’ambiente circostante, cosa che questa autostrada non sarebbe.
L’ultima considerazione da fare riguarda la strategicità del tracciato tirrenico. Un’argomentazione a sostegno della bontà dell’autostrada consiste nell’importanza di questo tracciato, quale direttrice nord- sud di rilevanza europea. Ebbene, se si ritiene che questa è un’autostrada di tale rilevanza, che la si faccia con tutti gli accorgimenti e soprattutto con i finanziamenti che un tracciato del genere richiede. Diversamente – concludono – la posizione più saggia e la più intelligente per il nostro territorio altro non è che la messa in sicurezza dell’Aurelia”.