PRINCIPINA – L’ associazione “SalviAmo Principina a mare” si fa portavoce delle “proteste dei residenti per la attuale grottesca situazione relativa alla chiusura di un tratto della pubblica via dello Scorfano, a Principina a Mare.
Colpa dei malumori sarebbe la decisione presa per il “pericolo rappresentato dalla presenza di due vecchi pini oramai disseccati , colpiti dalla cocciniglia Matsucoccus , posti al limite della carreggiata e prossimi a cadere vista la inclinazione di oltre 50 gradi”.
“La nostra denuncia – scrive l’associazione – inviata al comando dei vigili urbani, è stata disattesa ( con il pericolo incombente) fino alla data del 14 marzo e visto il persistere del grave problema informammo , nella stessa data, il comando dei vigili del fuoco di Grosseto che immediatamente intervennero, chiamando i vigili urbani. Non sappiamo esattamente cosa è successo, ma da quel giorno il tratto di strada interessato è stato chiuso al traffico con relative transenne, con la conseguenza di arrecare ovvie difficoltà ai proprietari di un condominio di circa 45 appartamenti ubicato al civico 70 di tale strada. I pini sono ancora dove sono nati”.
“Come è possibile che il Comune di Grosseto non sia stato in grado di eliminare il pericolo e ridare il transito avendo ripristinato la sicurezza agli utenti e ai turisti ? La nuova stagione estiva si sta avvicinando , alla Pasqua manca un giorno e il problema , molto serio , è ancora irrisolto. I presupposti per la nostra frazione balneare non sono assolutamente confortanti . Dalle pagine di questo giornale , che ringraziamo per la ospitalità , ci rivolgiamo direttamente al sindaco Vivarelli Colonna, perché dedichi un po’ del suo tempo , come amministratore della cosa pubblica, ai vari problemi di Principina a Mare a conferma di quanto promesso”.
“Trenta giorni trascorsi nel nulla – insiste SalviAmo Principina a Mare – è cosa incomprensibile come quei quattordici giorni (1/14 marzo) senza aver fatto la verifica di una denuncia. pervenuta via fax ,che riguardava un pericolo presente, 24 ore al giorno, su di una pubblica via”.