ORBETELLO – “Stop alla Tirrenica ? Gli urrà non si contano e tutti, un po’ troppi, rivendicano il merito dello stop all’autostrada tirrenica, che sembra essere implicito nel nuovo Piano Economico Finanziario. Noi non vogliamo sminuire nessuno,ma, per rispetto ai nostri soci, teniamo a ricordare come si è evoluta la questione nella zona di Orbetello”. A scriverlo è l’associazione Colli e Laguna di Orbetello.
“Nel 2010 la nostra associazione – si legge in una nota – nata dalla volontà trasversale della popolazione,con cortei e assemblee pubbliche cercò di sollevare i fitti veli posti sul progetto della A12 dall’asse politico frutto della larghe intese toscane. Finalmente informata, la cittadinanza premiò il candidato sindaco Paffetti, che si opponeva a una devastante autostrada sulla nostra fascia costiera,anche contro i vertici del suo partito. Possiamo sostenere che, se non ci fossimo mossi, la A12 sarebbe ormai cosa fatta, perché il nodo di Orbetello è sempre stato l’ostacolo maggiore posto sulla via degli asfaltatori.
Con l’entusiasmo e l’impegno economico dei soci (tra osservazioni ai progetti Sat nel 2011 e 2016, formulate dal nostro legale con l’aiuto di esperti nelle più diverse discipline, ricorsi al Tar e al Consiglio di Stat ,e vari convegni , l’esborso ha superato i 40mila euro) , siamo riusciti ad arrivare al marzo di quest’anno ancora compatti e combattivi. E’ doveroso rammentare l’indispensabile sodalizio con l’Italia Nostra di Nicola Caracciolo, colonna e ispiratore dello schieramento, che ha permesso ad una associazione di provincia come la nostra di percorrere anche la via dell’opposizione giudiziaria a livello nazionale. Fra i numerosi compagni di strada (Wwf, No Sat, Coordinamento ambientalista ecc.), eccellente dal 2016 l’accordo con Legambiente di Grosseto, guidata con determinazione da Angelo Gentili”.
“Allora vittoria ? E’ ancora troppo presto. L’operazione A12 è un convoglio in corsa con una carrozza piena di soldi, per fermarlo occorre un definitivo stop del capostazione, il ministro Delrio che, con le sue reiterate dichiarazioni a favore dei trasporti marittimi e ferroviari, sembra portare avanti una politica sana,moderna ed europea delle infrastrutture, necessaria al nostro paese ed alle sue finanze. Contro abbiamo ancora Enrico Rossi (“non importa dove, purchè si faccia”), che mantiene una visione decrepita e contraddittoria dello sviluppo socio-economico della Maremma , accompagnato dall’inamovibile presidente della commissione infrastrutture del Senato Altero Matteoli (“sarei favorevole anche se passasse sul campanile di Orbetello”). Trascuriamo i portavoce Nencini, Ceccarelli e Sani e gli scadenti giocatori di poker ai quali è stato visto il bluff.
Sarà dura, ma il nostro giovane sindaco Casamenti ha garantito più volte una ferma opposizione a qualsiasi progetto autostradale, chiedendo la messa in sicurezza dell’Aurelia e noi lo ringraziamo, gli prestiamo fede e non molliamo”.