GROSSETO – Dopo l’incendio di questa mattina all’interno dell’impianto Futura dove si trasformano rifiuti in cdr, il Comune di Grosseto richiede un incontro urgente con le strutture tecniche di Futura Spa: a seguito dell’incendio sviluppatosi oggi nell’impianto Css, ha pregato l’Autorità di Ambito di poter effettuare le necessarie determinazioni sui risvolti che l’evento provocherà sui flussi afferenti il ciclo dei rifiuti del Comune di Grosseto.
Scopo dell’incontro è anche capire cosa succederà da oggi relativamente alla raccolta e al successivo trattamento dei rifiuti prodotti nella città e nei comuni che conferiscono nell’impianto di Futura.
E la stessa Futura con una nota oggi pomeriggio ha voluto rassicurare tutti sulla funzionalità dell’impianto.
«Grazie all’allerta del personale che ha messo immediatamente in atto le procedure d’intervento e al tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco di Grosseto è già tornato alla normalità l’impianto di selezione e compostaggio di Futura Spa in loc. Strillaie, dove stamani si è innescato un inizio di incendio».
«L’incendio, che si è innescato sul fronte dei rifiuti indifferenziati all’interno di una delle 22 biocelle, ha interessato 60 tonnellate di rifiuti delle 9.000 presenti nelle biocelle, ed è stato spento in mezz’ora dai Vigili del Fuoco intervenuti dalle 6,30 alle 7 di stamani mattina, chiamati dal personale dell’azienda. Il fatto che le fiamme si siano sprigionate all’interno di una biocella, dove le attività avvengono in depressione, ha inoltre permesso di captare i fumi sprigionati e di convogliarli alle linee di depurazione che sono sempre attive a servizio delle aree dove avviene la lavorazione dei rifiuti».
«L’azienda, in accordo con il personale di Arpat, presente stamani in impianto, farà comunque le necessarie analisi dell’aria a conferma dell’assenza di impatti all’esterno dell’impianto de Le Strillaie. L’evento è stato talmente modesto che ha consentito al personale dell’azienda di continuare a svolgere tutte le attività di ritiro dei rifiuti conferiti, senza quindi alcun a limitazione sul servizio a cui è destinato l’impianto».