PORTO SANTO STEFANO – Nella mattinata odierna, la motovedetta CP803 ha lasciato gli ormeggi per l’ultima volta dal molo Garibaldi del porto di Porto Santo Stefano iniziando la navigazione verso la Sardegna, dove è stata riassegnata, dopo 24 anni di servizio operativo, alla Capitaneria di Porto di La Maddalena per i servizi addestrativi della Scuola Sottufficiali della Marina Militare.
La manovra è stata accompagnata dal sentito ed orgoglioso saluto di tutto il personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Porto Santo Stefano schierato in banchina, sotto il cui coordinamento l’unità ha avuto una storia ricca e densa di molteplici attività di carattere operativo, e dalle sirene dell’unità gemella CP868, che continuerà ad operare nell’argentario.
La motovedetta CP803, unità dedicata all’attività di ricerca e salvataggio della vita umana in mare (Sar), funzione esclusiva e preminente del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, ha prestato servizio presso il porto di Porto Santo Stefano sin dal giorno del suo varo, il 1° maggio 1993.
Durante questi anni di onorato servizio, ha maturato 4.382 ore di moto ed ha percorso oltre 45.000 miglia nautiche al servizio della collettività, con i suoi equipaggi che si sono succeduti nel tempo.
Negli ultimi tre anni ha portato a compimento 88 missioni di soccorso, traendo in salvo 149 persone nelle acque del circondario marittimo di Porto Santo Stefano, che toccano il litorale della Provincia di Grosseto e le Isole di Giglio e Giannutri.
Tra le missioni più importanti, la notte tra il 13 ed il 14 gennaio 2012 la motovedetta CP803 ha preso parte attivamente alla operazioni di soccorso alla nave Costa Concordia nelle acque in prossimità dell’Isola del Giglio, portando in salvo 250 persone tra passeggeri e membri dell’equipaggio.
Da domani, l’unità continuerà ad onorare le tradizioni marinare ed a prestare servizio nelle acque dell’arcipelago maddalenino, impiegata nell’addestramento dei futuri comandanti delle unità navali della Guardia Costiera nella scuola sottufficiali della Marina Militare ed in attività di ricerca e soccorso presso l’altrettanto vasta e complessa area di competenza della Capitaneria di Porto di La Maddalena.