GROSSETO – Gli inesitati, la corrispondenza come raccomandate, atti giudiziari, pacchi, non recapitati non saranno più consegnati in piazza Marconi ma da oggi «attuando un progetto con procedura d’urgenza, e scavalcando ogni possibile serio confronto negoziale con il sindacato, i cittadini potranno ritirare la corrispondenza a loro diretta presso i vari uffici postali sparsi in città». Afferma Luigi Ferraro della Failp Cisal.
«Siamo molto preoccupati per questa fase di avvio poiché in primis sono state diramate disposizioni organizzative da Roma solo nelle ultime ore e perché il servizio sarà effettuato con modalità diverse per ciascun Ufficio Postale di Città, non esiste nessuna previsione “d’impatto” per i singoli uffici ed infine nessun potenziamento di personale agli sportelli è al momento previsto – prosegue Ferraro -. L’atteggiamento della dirigenza aziendale centrale si è rilevato ancora una volta pretestuoso e irresponsabile, finalizzato a perseguire una politica relazionale orientata a favorire ed incentivare la conflittualità tra le parti, a danno del servizio, dei clienti e dei lavoratori».
«Il progetto così come avviato, rispetto all’attuale organizzazione, peggiora la qualità del servizio in quanto comporterà un differimento di due giorni (dalla tentata consegna) della disponibilità per il ritiro dell’inesitata anche se l’informazione sarà riportata sui modelli 26 (avviso al cliente) che indicherà il giorno e l’Ufficio dove l’oggetto sarà disponibile – prosegue la nota -. Una volta recatosi in Ufficio il cliente avrà la possibilità di sapere, laddove è presente il nuovo totem “Gestore Attese”, se l’oggetto che deve ritirare è presente e disponibile per il ritiro, negli altri casi si dovrà comunque far la fila (?)».
«L’avvio tanto unilaterale quanto frettoloso del progetto, in assenza della condivisione sulla sua reale efficienza, sulla fattibilità delle modifiche organizzative e sui criteri da stabilire per la ricollocazione del personale, comporterà inevitabili disservizi, di cui ancora una volta si dovrà ritenere responsabile la dirigenza aziendale e nessuno, nessuno, degli operatori degli uffici postali. La FAILP Cisal Grosseto intende pertanto sensibilizzare la cittadinanza per le possibili difficoltà che – conclude – potrebbero emergere in questa fase di cambiamento».