ORBETELLO – Il consigliere comunale Alfredo Velasco interviene sul turismo a Orbetello. Lo fa con un’interpellanza rivolta al sindaco.
“Questo bando di gara perseguirà l’obiettivo di avere un servizio informativo turistico più efficiente e migliore di quello che si aveva nel passato? – si chiede Velasco – La spesa, che l’ente si prefigge si sostenere per il solo ufficio di Orbetello, permette un sostanziale miglioramento del servizio? Le perplessità sono molte”
“L’affidamento del servizio è per il periodo che va dal 1 aprile al 31 agosto 2017 – scrive Velasco – con la possibilità di rinnovo per i quattro mesi successivi. Si tratta, quindi, del periodo dell’anno più importante per il settore turistico, ossia la stagione estiva, dove si auspica che il servizio di informazione turistica e gli uffici turistici dell’ente siano più consoni ed efficienti possibile. L’importo dell’appalto è di 21.750,03 euro Iva esclusa che comprende: 12.083,35 per il periodo sopra indicato e 9.666,68 per i quattro mesi di rinnovo. Inoltre per l’ufficio turistico il bando prevede il numero minimo di un operatore e che l’ufficio rimanga aperto per un minimo di quattro ore per tutti i giorni per un totale di 616 ore”.
“Se confrontiamo la situazione che si verrà a creare con questo bando di gara e quella precedente, ossia l’attuale si può riscontrare che l’ufficio turistico rimarrà meno aperto rispetto all’attuale gestione. Infatti il soggetto che si aggiudicherà il bando è tenuto a tenerlo aperto quattro ore al giorno (si presume, visto lo spezzamento previsto dal bando, due ore la mattina e due ore il pomeriggio) e non per un tempo maggiore (e farà così se vorrà sostenere costi per il personale bassi e avere un margine di guadagno), mentre l’attuale gestione tiene aperto l’ufficio 6 ore al giorno e addirittura anche dopo cena. Il servizio è dunque ridotto. Non è pensabile che l’ufficio turistico più importante del Comune rimanga aperto per sole quattro ore al giorno. Inoltre l’attuale gestione fa lavorare due operatori. Il soggetto che vincerà il bando è tenuto a tenere solo un operatore e lo farà sempre per il movente speculativo di cui sopra. Quindi sulla carta si perde un posto di lavoro e inoltre si dovrà spiegare come si può dare un buon servizio con un unico operatore per un ufficio che ha tantissime attività da perseguire”
“Un’altra perplessità – prosegue Velasco – si riscontra dalla lettura dell’articolo 20 – personale. Gòòi operatori devono possedere delle competenze, conoscenze ed esperienze descritte da questo articolo. Non si fa alcun riferimento al livello di queste competenze. Solitamente sono richiesti dei certificati di lingua e informatici che attestano il livello di preparazione che nel bando sono assenti. Il capitolato prevede inoltre servizi in concessione come: attività di bookshop(vendita di libri), vendita di gadget e souvenirs, noleggio autovetture senza conducente, noleggio bici, ed altro. Al sottoscritto, ed assicuro non solo al sottoscritto, appare assurdo,ed anche fuori luogo,che un Ente locale promuova attività che fanno concorrenza alle numerose attività commerciali della zona. L’operatore turistico dovrebbe fare da intermediario tra il turista e il commerciante e non sostituirsi a quest’ultimo.
Tenendo altresì a mente la spesa ed il numero minimo di ore si svolgimento del servizio si ricava, per il periodo 1.4.2017-31.8.2017, un costo orario poco superiore ai 19 euro l’ora. Posto anche un minimo utile che l’aggiudicatario deve ottenere e alcuni costi fissi come un affitto, le spese telefoniche, cancelleria, mobilio o altro è presumibile che rimangano pochi euro per pagare il personale, unica persona, che sicuramente rimarrà sottopagato per questo pubblico servizio”.
“Si chiede che il bando sia annullato o modificato – chiude il consigliere comunale perché non porta assolutamente a migliorare il servizio messo a gara, anzi va a peggiorarlo. Risulta al sottoscritto che l’affidamento diretto del servizio ha sempre permesso nel passato di sostenere costi sensibilmente minori rispetto a quelli che si hanno con questo bando che, quindi, non rappresenta nemmeno un provvedimento conveniente per il Comune”.