GROSSETO – Inizia domenica sul campo della Nuova Città di Nettuno l’avventura in serie A federale del Jolly Roger. Anzi, del Jr Grosseto Baseball Club, questo il nome della squadra grossetana come ha ricordato il general manager Sandro Chimenti durante la conferenza stampa di presentazione.
“Questo campionato è monco, con la rinuncia dell’Anzio mancano non una, ma due squadre – aggiunge Chimenti – il nostro girone è stato quindi rimodulato. Giochiamo poco, molto poco, così forse la regular season è più interessante, visto che soltanto la prima formazione del girone va ai playoff, mentre la seconda accederà a un girone per stabilire l’ultima compagine qualificata”.
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Non è un momento semplice, anzi è un momento particolarmente difficile per lo sport e in particolare per il baseball grossetano. “Non so se in questa fase non c’è voglia o interesse a investire sul nostro sport – spiega il gm – ma la situazione è che noi ci troviamo senza sponsor, evidentemente nessuno ha piacere di associare il suo nome alla squadra di baseball. Abbiamo comunque provato ad allestire un team competitivo, che è molto simile a quello dello scorso anno. Marquez si è operato alla spalla in Venezuela e rientrerà alla fine di maggio, gli abbiamo affiancato Santiago, che è un ottimo lanciatore mancino che si sta dimostrando anche un bravissimo ragazzo. Per il resto il roster ha avuto tantissime conferme, fatta eccezione per Riccucci, Ciampelli, Mandolini, Cozzolino e i giovani Pancellini e Pivirotto che per motivi diversi hanno lasciato la squadra”.
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Uno sguardo anche alla situazione del batti e corri in città. “Mi auguro – dice Chimenti – che la messa a bando dello Scarpelli possa aiutare a riportare serenità in questo ambiente. Ce n’è davvero bisogno. E spero anche che i Red Jack possano vincere il campionato e andare in Serie B, così i nostri giovani avrebbero un’opportunità in più”.
“Come assessore allo sport – aggiunge Fabrizio Rossi – non posso che augurarmi di poter tornare a sognare con questa disciplina, l’unica che ha regalato gioie e soddisfazioni di questo tipo alla città”. Concessa dal ristorante Strike la possibilità di aprire un chiosco durante le partite allo Jannella: “E’ una situazione oggettivamente particolare. La mia idea è che chi gestisce l’impianto debba anche poter usufruire delle concessioni, in modo tale da offrire una possibilità alle società volenterose che hanno voglia di fare qualcosa di buono, anche attraverso investimenti e in questa direzione va anche la messa a bando dello Scarpelli”.
Al manager Paolo Rullo il compito di mettere in campo una squadra che comunque, nome dopo nome, è competitiva. “Non raggiungere una delle prime due posizioni sarebbe un fallimento, un mio fallimento – ammette lo skipper – del quale mi prenderei ogni responsabilità. In questo campionato non c’è margine di errore, si gioca pochissimo e sarà quindi anche più difficile la gestione dei lanciatori e dei giovani. A me onestamente questa formula non piace, ma non ci nascondiamo: dire che vogliamo vincere non è una vergogna, anche perché poi sarà il campo a dire se lo meritiamo”. “Vogliamo vincere, confermo – aggiunge Rullo – questo non vuol dire che ci sentiamo più forti degli altri. So però di avere a disposizione una rosa competitiva, della quale sono veramente soddisfatto. Per natura penso che anche dieci lanciatori siano pochi, quest’anno ne abbiamo qualcuno meno, ma aspettiamo il ritorno di Badii e se poi ci sarà da intervenire in qualche modo lo faremo. Potrà capitare di dover chiedere qualcosa in più a qualche giocatore”.
Durissime le parole del veterano Andrea Sgnaolin, confermate anche dal capitano Francesco Vitillo. “Un campionato di venti partite è una follia – attacca – peccato perché la squadra è forte, altrimenti non sarei rimasto. Ma questo non è baseball. Ci si allena soltanto e non giochiamo mai. Già 28 partite erano poche, venti è impossibile. In questo sport deve cambiare qualcosa”.
In cantiere anche qualche iniziativa per rendere più vivace la stagione allo Jannella (a Grosseto si giocherà sempre il sabato alle 15,30 e alle 19,30): a ottobre un torneo di baseball amatoriale, a fine agosto un torneo di softball, a fine aprile una manifestazione con i bimbi delle scuole. “Avremo tante domeniche libere – sorride Chimenti – dovremo inventarci qualcosa”.