ORBETELLO – “Sentire parlare l’ex sindaco Paffetti e i superstiti del gruppo consiliare Pd di termini di bilancio fa divertire molto. La Paffetti nei cinque anni di legislatura è riuscita a portare in approvazione il bilancio annuale anche a novembre stabilendo un record negativo senza precedenti nel Comune di Orbetello; negli altri anni sotto la sua legislatura lo ha portato in approvazione minimo tra maggio e luglio”. Il sindaco di Orbetello, Andrea Casamenti, critica l’ex giunta.
“Lo scorso anno Paffetti ha portato in approvazione il bilancio a fine maggio con un mese di ritardo rispetto al termine previsto – continua la nota -. Se avesse letto il testo unico enti locali che evidentemente non conosce, cosa grave per un ex sindaco, si sarebbe accorta che l’attuale amministrazione Casamenti è perfettamente in regola e non ci sarà nessun blocco. L’attuale amministrazione Casamenti approverà il bilancio il 21 aprile nel Consiglio comunale già convocato a fine marzo e il cui schema è già stato approvato in giunta a marzo come prescrive il testo unico che concede ulteriori venti giorni minimo oltre il termine per la ratifica”.
“Lo scorso anni la Paffetti invece portò in approvazione il bilancio in Consiglio Comunale con.un mese di ritardo e quindi non solo fuori termine ma anche fuori degli ulteriori venti giorni concessi. Concetti semplici che basta leggere nel testo unico. Per questo lo scorso anno minacciammo di ricorrere al Prefetto, perché la Paffetti era andata oltre i venti giorni. Poi fino al 21 aprile non ci sarà alcun blocco, come invece ci fu per la Paffetti, semplicemente perché tutti gli atti sono stati anticipati in approvazione entro il 31 marzo scorso e quindi ci siamo avvantaggiati. Questa è la differenza tra un’amministrazione capace e organizzata come l’attuale e quella Paffetti che viveva alla giornata. La Paffetti stia serena e si goda la primavera e i tanti lavori che sta facendo l’attuale amministrazione Casamenti che finalmente sta risollevando il Comune dopo 5 anni di immobilismo amministrativo”. Conclude Casamenti.