GROSSETO – Carlo Sestini è stato confermato alla presidenza provinciale di Avis Grosseto.
In occasione del primo consiglio provinciale, dopo l’assemblea di Manciano, sono stati eletti gli organi dirigenti che guideranno l’associazione per il quadriennio 2017-2021. Oltre a Sestini, riconferma per il vicario, Mauro Ravagni, a cui e stata affiancata la giovane follonichese Eleonora Scheggi nel ruolo di vicepresidente.
La segreteria è invece stata attribuita a Mario Marcucci, mentre come Tesoriere è stato confermato Mauro Gennari. A ciascuno dei consiglieri è stata poi attribuita un’area territoriale di competenza; Sirio Sabatini si occuperà della zona sud e delle Colline del Tufo, Bruno Tarquini delle Colline Metallifere, Alvaro Bonelli seguirà Gavorrano, Scarlino e Follonica, mentre a Sergio Bresciani e allo stesso Ravagni il territorio amiatino.
“Mentre assistiamo a un progressivo allontanamento della sanità dai territori – commenta Sestini – come Avis provinciale abbiamo deciso di operare in controtendenza, stando più vicini alle nostre sezioni, schiacciate dalla burocrazia e da norme che non facilitano la loro azione e l’attività”.
Sestini, al terzo mandato di presidenza provinciale, ringrazia poi le sezioni Avis comunali e i donatori. “Spero di ripagare della fiducia in me riposta tutte le nostre 28 sezioni, i delegati alla assemblea provinciale e i presidenti che hanno confermato in blocco i candidati consiglieri uscenti. Sono soddisfatto di come si è svolto l’appuntamento di Manciano e di come si sono succedute le assemblee comunali, con il cambio di sei presidenze: Follonica, Orbetello, Gavorrano-Scarlino, Campagnatico, Sticciano e Selvena. Ai vecchi presidenti è stata consegnata, per la prima volta, una targa personalizzata a testimonianza dell’impegno e del lavoro svolto per l’associazione”.
“Adesso – conclude Carlo Sestini – spero presto di incontrare i vertici dell’azienda Asl Sud Est perché i problemi da discutere e da dibattere sono davvero molti, non ultimo il calo preoccupante delle donazioni e non ci possiamo permettere di perdere più tempo, perché chi ha bisogno di sangue non può e non deve attendere”.