GROSSETO – I massimi esperti neurologi, neuroradiologi e neurochirurghi della Toscana si incontreranno al meeting delle neuroscienze toscane dal titolo “Dall’epidemiologia ai percorsi interdisciplinari”, che si terrà alla fattoria La Principina a Grosseto, dal 6 all’9 aprile. Una full immersion di tre giorni, interamente dedicati ai temi di attualità nelle neuroscienze: il dolore neuropatico, le novità nell’interventistica neurovascolare, le reti cliniche in area vasta dedicate a ictus, malattie neurodegenerative e infiammatorie, le terapie innovative in neurologia e neuroncologia, sindromi neurologiche acute e malattie neurologiche immunomediate.
In questa fase di cambiamento della sanità toscana, il mondo delle neuroscienze si mette in gioco proponendo interventi organizzativi per garantire l’uso ottimale delle risorse e la qualità dei servizi, valorizzando l’innovazione e la ricerca, l’equità e la sostenibilità. L’incremento delle patologie neurologiche, infatti, richiede un costante adeguamento dei percorsi assistenziali, per soddisfare le esigenze sempre più complesse dei cittadini.
In Toscana oltre 150 mila persone soffrono di malattie neurologiche croniche e degenerative. Al primo gennaio 2015, erano 92.958 i casi stimati di demenza, 36.770 di epilessia, 17.134 di Parkinson, 8.100 di sclerosi multipla.
“Per questo – spiega il direttore della Neurologia di Grosseto e presidente del congresso, Roberto Marconi – è necessaria una sempre maggiore appropriatezza delle prestazioni, la definizione di percorsi clinico-assistenziali personalizzati, attraverso l’integrazione tra specialisti e professionisti sanitari. Per alcune patologie si stima un significativo incremento nell’arco di otto anni, 12.000 casi per le demenze e 1.500 per la malattia di Parkinson”.
Il neurologo, inoltre, ha un ruolo fondamentale per un rapido e appropriato inquadramento delle principali malattie neurologiche acute che arrivano in pronto soccorso. Svolge un’azione essenziale per garantire appropriatezza e selezione del ricovero di molte patologie e in particolare dell’ ictus, che rappresenta la causa più frequente di disabilità permanente e la terza causa di morte. Ogni anno, infatti, i nuovi casi di ictus registrati in Toscana sono circa 10 mila, di cui l’80% di natura ischemica ed il 20% per una emorragica. I costi diretti sono stimati in circa 280 milioni di euro all’anno.
Il programma del convegno prevede il coinvolgimento di professionisti e ricercatori più giovani, ma anche un’apertura a molte altre discipline scientifiche, con le quali sono previsti confronti e discussioni comuni, per affrontare in modalità interdisciplinare patologie complesse.
Ampio spazio verrà dati alle opportunità e alle problematiche connesse all’organizzazione dipartimentale delle nuove Asl toscane, al rapporto con le Aziende ospedaliere, alle reti cliniche integrate e strutturate tra medici specialisti e medici di medicina generale.
“La ricchezza degli argomenti del meeting di Grosseto – conclude Marconi – unitamente al favore incontrato dalle altre società scientifiche e professionali che hanno aderito all’iniziativa, testimoniano la vitalità di professionisti che, nel solco di una comune tradizione culturale da sempre al servizio pubblico, è pronta per partecipare alla ricerca di soluzioni innovative per il nostro sistema sanitario regionale”.