MONTICELLO AMIATA -Nel futuro di Monticello Amiata e di tutto il territorio del comune di Cinigiano non ci sono le miniere di pirite come non c’è il pozzo esplorativo geotermico sul Monte Labro. Il modello di sviluppo scelto è altro e spetta alle istituzione difendere coerentemente gli indirizzi condivisi con la popolazione.
Il sindaco ha, pertanto, informato la multinazionale Vale, sollecitata dal capogruppo di minoranza per riattivare un’esplorazione mineraria sul territorio, che l’amministrazione comunale non è per niente interessata a questo tipo di attività, perché ben diverse sono le prospettive e le politiche territoriali per la frazione di Monticello Amiata, sottoposte all’attenzione delle associazioni locali che sono ampia espressione della volontà e delle attese dei cittadini.
Infatti, mentre continua la battaglia contro il pozzo esplorativo geotermico Monte Labro, è necessario innestare forze nuove per risollecitare una riprogrammazione dello sviluppo socio economico locale, partendo dalle peculiarità della frazione che sono ambiente, qualità, memoria, cultura e tradizione, e orientare l’azione verso un modello di sostenibilità ambientale e turistica.
Il modello di cooperativa di comunità per Monticello Amiata è oggetto di analisi e approfondimento, perché potrebbe rappresentare la chiave giusta per unire welfare e sviluppo locale, creando multi servizi, diversificando l’attività in molti settori: ambiente (servizi di pulizia e manutenzione del verde), turismo (servizi e motivazioni in grado di attrarre visitatori e migliorare il benessere della comunità ospitante promuovendo le tipicità del territorio, la riscoperta dell’identità ed il rispetto delle tradizioni locali, quindi gestione della Casa Museo, enogastronomia, laboratori “dei sapori” di cucina, escursionismo attraverso i sentieri a piedi, a cavallo, in mountain bike con servizi di noleggio attrezzature adatte, guide….ipotesi di albergo diffuso, progetti didattici-educativi “fattoria scuola”, centro didattico per formazione, convegnistica e laboratori didattici, educazione ambientale nella riserva di poggio all’olmo, attività culturali legate alle tradizioni e al folclore locale, piazze contadine per valorizzare l’agricoltura di montagna, i prodotti di qualità e i mestieri di un tempo, festa tradizionale, la sorgente….)
Il fenomeno dell’abbandono delle campagne, la crisi delle attività produttive, che caratterizza la stragrande maggioranza delle aree interne, va contrastato e non semplicemente lamentato. Iniziamo a vedere la “montagna” non facendo sempre riferimento alla marginalità e allo svantaggio e superiamo questa rappresentazione in termini di ricchezza e opportunità. Lavoriamo su politiche di qualità, riducendo la necessità di assistenzialismo. Monticello Amiata presenta già delle caratteristiche di “Cooperativa di comunità”, non deve inventarsi niente:
– una comunità che coopera già esiste, accomunata dall’amore verso il proprio territorio, le proprie radici e impegnata in attività di volontariato
– un territorio che presenta delle peculiarità (patrimonio culturale, ambientale) da valorizzare e da utilizzare già esiste
– la volontà di creare occupazione e contrastare l’abbandono del territorio è forte
– occorre creare un’attività economica intorno a questo finalizzata al benessere collettivo, quindi capire come far nascere la cooperativa definendone l’ipotesi organizzativa …., finanziamenti per offrire servizi in diversi settori (multi servizi)
Il borgo di Monticello sulla base della consapevolezza delle locali risorse naturali, dei radicati valori morali della sua gente e dell’innata capacità di lavorare insieme, può seriamente sviluppare l’idea di mettersi in gioco in un’attività imprenditoriale collettiva che possa contribuire a fermare il processo in atto, con l’intento di creare, sul territorio e per il territorio, opportunità di sviluppo e di crescita socio economica.